Fao: misure più forti per combattere la pandemia globale di obesità

Da Silva: «La mano invisibile del mercato, ha molte altre mani invisibili dietro di sé»

[29 Luglio 2019]

Il direttore generale  uscente della Fao, Graziano da Silva ha ricevuto il Nutrition Inspiration Award, un riconoscimento dell’Alleanza Mondiale per una Nutrizione Migliore (GAIN) che va a chi ha contribuito in modo eccezionale al miglioramento della nutrizione globale e per quella che è stata definita l’ambizione di una vita: «non solo per ridurre la malnutrizione, ma per cancellarla completamente». Lawrence Haddad, direttore esecutivo di GAIN, ha sottolineato che «Graziano da Silva ha un’esperienza personale, nazionale e globale nella lotta alla fame e ha ispirato innumerevoli altri a seguire la sua guida».

Il riconoscimento sottolinea la “determinazione irremovibile” e i risultati ottenuti da Graziano da Silva nella sua funzione prima come ministro speciale per la sicurezza alimentare in Brasile, poi nei suoi due mandati alla testa della FAO, dove ha aperto la strada a nuovi partenariati e al dialogo tra settore pubblico e privato. La sua influenza personale ha assicurato alla causa di porre fine alla fame e alla malnutrizione impegno politico ai più alti livelli».

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità ha ricordato che «Graziano da Silva ha reso la nutrizione un obiettivo strategico della Fao. Punto a continuare a collaborare, basandosi sull’eredità del lavoro svolto, con Qu Dongyu, che il prossimo mese succederà a Graziano da Silva alla testa della Fao».

Il premio è stato assegnato nel contesto di un dibattito sul recente lavoro della Fao nella lotta alla fame e sulle sfide future poste dall’aumento della popolazione mondiale, dalla rapida urbanizzazione e dai cambiamenti delle abitudini alimentari, soprattutto nei paesi a basso-medio reddito.  La Fao ha posto la nutrizione in una posizione di primo piano nell’agenda globale ospitando una conferenza internazionale sul tema che ha portato alla Dichiarazione di Roma sulla Nutrizione, e favorendo l’adozione dellaDecade ONU per l’Azione sulla Nutrizione (2016-2025). Negli otto anni del suo mandato alla testa della FAO, Graziano da Silva ha reiteratamente affermato che il mondo produce già cibo a sufficienza per tutti, ma questo non ha portato alla fine della fame, e ha ricordato che nuovi, complessi, problemi relativi alla nutrizione – come l’obesità e le malattie legate all’alimentazione – incombono sul mondo di oggi.

Da Silva ha approfittato dell’occasione per fare un discorso non formale e lanciare un forte appello «affinché vengano adottate misure più incisive nel combattere la pandemia globale di obesità, mi appello ai Paesi perché adottino politiche fiscali e legislative per promuovere regimi alimentari più sani. E’ incredibile ma è difficile trovare e acquistare cibo sano nelle nostre città oggi. Esistono diversi strumenti politici per migliorare la disponibilità e la capacità di acquistare cibo sano.

La pensa così anche Ghebreyesus: «Le diete non salutari e la malnutrizione sono responsabili di circa un terzo dei decessi e le malattie non trasmissibili, causate in larga parte da un’alimentazione di bassa qualità costano al mondo più di 7 trilioni di dollari ogni anno. Fare finta di niente porterà solamente ad un peggioramento della salute, a maggiori ambientali e a maggiori costi. Questa è una sfida che dobbiamo affrontare assieme”.

David Nabarro, responsabile dell’iniziativa Dialoghi sui Sistemi Alimentari, che si occupa di organizzare e promuovere opportunità di confronto di alto livello tra un ampio spettro di stakeholder per rafforzare la comprensione, incoraggiare l’allineamento e accelerare la trasformazione sostenibile dei sistemi alimentari. Ha videnziato che occorre molto coraggio per denunciare «le oscenità» e ha riassunto il messaggio del direttore generale della Fao dicendo che «E’ assolutamente sbagliato che i sistemi alimentari permettano che il cibo non salutare e di basso prezzo diventi l’alimento principale dei poveri».

Da Silva ha ricordato che «I governi locali e nazionali hanno strumenti per migliorare i sistemi alimentari» e dopo aver fatto l’esempio della tassa sullo zucchero di Città del Messico, ha concluso: «Le politiche sui prezzi e i sussidi possono essere tarate e le città possono promuovere circuiti locali in modo da evitare che si trovino facilmente solo “hot dog” e hamburger. La mano invisibile del mercato, ha molte altre mani invisibili dietro di sé».