Gli imballaggi d’acciaio e alluminio crescono in Italia più dei consumi

Anfima: utilizzate per la produzione rispettivamente 629.812 e 29.008 tonnellate

[30 Maggio 2016]

Secondo i dati presentati durante l’assemblea annuale di Anfima, l’Associazione nazionale fra i fabbricanti di imballaggi metallici e affini, nel 2015 il fatturato del settore è cresciuto del 1,4% toccando quota 1,8 miliardi di euro. Soprattutto, è aumentata anche la produzione, con un consumo di 629.812 tonnellate di acciaio (+2,6%) e di 29.008 tonnellate di alluminio (+2,9%): tassi di crescita elevati, anche rispetto a quelli dei beni consumati dalle famiglie.

Secondo dati Istat, infatti, nel 2015 i consumi finali nazionali hanno proseguito la risalita che si era già manifestata l’anno precedente (+0,5%, dallo +0,2 del 2014); la componente più dinamica è stata la spesa delle famiglie residenti, cresciuta dello 0,9%, e ha riguardato sia i beni sia i servizi, con un ritmo di crescita doppio dei primi (+1,4 e +0,7%). Dunque, +1,4% per i beni consumati dalle famiglie, a fronte di +2,6% e +2,9% per le tonnellate di acciaio e alluminio impiegate nella realizzazione degli imballaggi che parte di quei beni hanno racchiuso. Una dinamica all’interno della quale non saranno state indifferenti le caratteristiche che contraddistinguono questa tipologia di imballaggi.

«I contenitori in acciaio e alluminio, dalla lattina per bevande al grande fusto per uso industriale, hanno molteplici qualità – spiega Monica Mantovani, presidente di Anfima – Ad esempio proteggono i prodotti dalla luce, offrono robustezza e sicurezza, sono in grado di assicurare la più lunga shelf life agli alimenti senza la necessità di utilizzare conservanti. Queste caratteristiche uniche li rendono un’ottima soluzione sia per le aziende che per i consumatori». Ovviamente, l’imballaggio ambientalmente più “sostenibile” rimane sempre quello non prodotto, ma tra quelli che sono effettivamente necessari al mercato quelli metallici mantengono qualità importanti.

Il settore degli imballaggi metallici si conferma così un comparto di rilievo per l’economia italiana: nel Paese le aziende che producono imballaggi metallici sono circa cinquanta, con oltre quattromila dipendenti. Senza dimenticare che in Italia nel 2015 è stato riciclato il 73,4% degli imballaggi in acciaio e il 69,9% degli imballaggi in alluminio immessi al consumo, un risultato di alto profilo che beneficia delle qualità di questi materiali, facili da differenziare e che possono essere riciclati un numero illimitato di volte. Come in ogni altro processo industriale, durante il loro riciclo in impianti dedicati – in primo luogo i forni elettrici delle acciaierie – si producono altri scarti, che dovranno essere gestiti.