Livorno, contro lo spreco alimentare cibo dalle mense scolastiche alle associazioni

Un protocollo d’intesa per contrastare nuove povertà e sperpero di risorse

[11 Settembre 2015]

Lo spreco di cibo rappresenta ancora un paradosso ancor prima che un problema ambientale, sociale ed economico, e nonostante la crisi (e un modello di consumo che sembra pian piano indirizzarsi su binari più sostenibili) in Italia rimane ancora particolarmente acuto. Si stima infatti che nella spazzatura finiscano ogni anno alimenti per un importo pari a 8,7 miliardi di euro, due volte quanto incassato dallo Stato con l’Imu – che si vuol abbattere. Gran parte dello spreco alimentare si verifica a monte, nelle catene di produzione e distribuzione, ma anche i comportamenti dei singoli cittadini e istituzioni sono importanti.

Per questo il Comune di Livorno ha deciso, attraverso gli assessorati al Sociale e alle Attività educative, di promuovere una misura che unisca il contrasto alle nuove povertà attraverso la lotta allo spreco alimentare. La dalla vicesindaco Stella Sorgente e l’assessore Ina Dhimgjini, nel corso di una conferenza stampa – alla quale hanno preso parte anche Caritas, Croce Rossa Italiana, Sovrano Militare Ordine di Malta-Cisom – hanno illustrato il meccanismo che permetterà la distribuzione di pasti e di derrate alimentari provenienti dalle mense scolastiche alle associazioni del territorio che si occupano del sostegno alle marginalità.

Per l’anno scolastico 2015/2016, il servizio avrà inizio lunedì 14 settembre e terminerà giovedì 30 giugno. Inoltre a partire dal 30 settembre è prevista la fornitura mensile alle associazioni del territorio, di derrate alimentari di tipo non deperibile a breve/medio termine (olio extra vergine oliva, pasta, riso, legumi, pelati) ed equivalenti economicamente a trenta pasti giornalieri. Le modalità di consegna risultano invece in via di definizione.

La Società Cir Food che si è aggiudicata la gara, si è inoltre impegnata a fornire al Comune di Livorno 30 pasti giornalieri in più che verranno distribuiti alle mense della Caritas (secondo il calendario scolastico e sulla base delle tabelle dietetiche dei servizi scolastici comunali).

Associazioni non lucrative di utilità sociale  avranno la possibilità di ritirare giornalmente eventuali pasti residuali delle mense, perfettamente confezionati nelle vaschette integre e conservate nei contenitori isotermici facenti parte dei “pasti scorta” disponibili nei refettori (uno per refettorio) in caso di “emergenza” (per esempio, la caduta di un piatto). Infine sarà data la possibilità alle associazioni di ritirare giornalmente, derrate non consumate e non entrate nella catena distributiva quali pane e frutta eventualmente rimaste nei locali mensa verso le ore 15.00, se non ritirate dai bambini per il loro consumo pomeridiano in classe.

L’obiettivo finale annunciato dal Comune di Livorno è quello di arrivare in tempi brevi, e con il maggior numero di forze possibili, a regolamentare, attraverso un protocollo d’intesa, la raccolta e distribuzione del cibo non utilizzato, per consentire a chi ne ha bisogno di sfamarsi.