Via libera dal Wto ai dazi di Trump, duro colpo in vista per l’economia toscana

Coldiretti: «Il nostro Paese e quindi anche la nostra regione potrebbe addirittura essere dopo la Francia il Paese più colpito e a pagare il conto più salato»

[2 Ottobre 2019]

Il verdetto del Wto sui dazi voluti dal presidente Donald Trump è arrivato proprio mentre il segretario di Stato americano, Michael Pompeo, è in Italia per degli incontri istituzionali: l’Organizzazione mondiale del commercio ha dato l’ok agli Usa per l’imposizione di dazi sull’export europeo fino a 7,496 miliardi di dollari l’anno, il che secondo le stime Coldiretti si traduce nel rischio di un conto da oltre 1 miliardo per l’Italia, a causa dell’aumento delle tariffe all’importazione che potrebbero arrivare fino al 100% del valore attuale su cibo ma anche moda, materiali da costruzione, metalli, moto, cosmetica. Un danno che colpirebbe in modo concreto anche l’economia toscana.

«Il rischio dei dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump si abbatte sul record storico del Made in Italy negli Stati Uniti – commenta il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi – che, con un balzo del +8,3% nei primi otto mesi del 2019, sono il principale mercato di sbocco fuori dai confini europei, anche nella nostra regione. Forte paura anche per le grandi eccellenze della nostra regione che portano il nome del vero “made in Tuscany” in giro per il mondo, a cominciare dal vino e dall’olio ma anche dalle produzioni di formaggio. Penalizzando il Made in Italy cresce e si alimenta ulteriormente il fenomeno dell’italian sounding. Il nostro Paese e quindi anche la nostra regione potrebbe addirittura essere dopo la Francia il Paese più colpito e a pagare il conto più salato».

Tutto nasce nell’ambito della disputa nel settore aereonautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus: il Wto ha stimato in circa 7,5 miliardi di dollari le contromisure adottabili dagli Stati Uniti per i danno causato a Boeing dai sussidi europei erogati ad Airbus e considerati illegittimi, e pertanto gli Usa potranno ora imporre all’Europa dazi equivalenti. Un importo che è pari a 1/3 dei 21 miliardi minacciati inizialmente dagli Usa, che ora devono avviare la procedura con la pubblicazione già ad ottobre nel registro Federale la nuova lista di prodotti europei da colpire con aumenti di tariffe fino al 100%. Con la consapevolezza di innescare però una nuova guerra commerciale.

«Sia l’Ue sia gli Usa sono stati considerati colpevoli dal sistema di risoluzione delle dispute del Wto per aver continuato a fornire alcuni sussidi illegali ai loro produttori di aerei – ha infatti avvertito la commissaria Ue al Commercio, Cecilia Malmström – Anche se gli Stati Uniti hanno avuto l’autorizzazione dal Wto, scegliere di applicare le contromisure adesso sarebbe miope e controproducente. Restiamo pronti a trovare una soluzione equa, ma se gli Usa decidono di imporre le contromisure autorizzate dal Wto, la Ue non potrà che fare la stessa cosa».

L. A.