Coronavirus, il sindaco M5S di Carrara alla Lega: «E’ sciacallaggio politico»

Rossi: «Non lisciare il pelo alla paura ma controllare e prevenire»

[3 Marzo 2020]

Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale (Movimento 5 Stelle) risponde duramento all’attacco della Lega (ex Nord) dopo che si è saputo che una coppia di Codogno è presente in città: «L’annuncio a mezzo stampa di un esposto contro di me serve solo a dimostrare che, esattamente come i loro referenti nazionali, anche gli esponenti locali della Lega non si vergognano di fare sciacallaggio politico sull’emergenza Coronavirus. Questo modo di fare è ripugnante, soprattutto in un momento in cui le istituzioni stanno facendo quadrato, al di là del colore politico, per gestire una situazione di oggettiva criticità e tutelare il primo interesse della popolazione, vale a dire la salute pubblica. Ricordo che ogni decisione di questa amministrazione è stata presa in sinergia con l’azienda sanitaria Usl Toscana Nord Ovest, col Presidente della Regione ma anche con tutti i Prefetti e i sindaci toscani che come noto non indossano tutti la stessa casacca».
Il coordinatore comunale della Lega Nicola Pieruccini ha presentato un esposto sia contro i due codognesi che hanno abbandonato la zona rossa, risultati poi positivi al coronavirus una volta giunti nella loro casa estiva a Marina di Carrara, sia il sindaco per le presunte inadempienze nella gestione del caso. L’esponente legjista carrarino ha poi dichiarato: «Nell’augurare a queste due persone una pronta guarigione, ribadiamo che non si può rimanere indifferenti come sembra fare il sindaco e la sua amministrazione, dinanzi ad una condotta altamente irresponsabile che ha potenzialmente messo a rischio la salute dei nostri concittadini. Dalla scarsa ricostruzione che ci è stata propinata dal video postato nel profilo facebook di De Pasquale non è chiaro se queste due persone si trovassero presso la loro seconda casa già da diversi giorni, avvistate peraltro da molti residenti, comunque sia in piena violazione delle disposizioni del Decreto del Governo n° 6 del 2020 e passibili di pena per l’ inosservanza dell’art 650 del Codice Penale che prevede l’arresto e una multa.” Pieruccini ha ribadito lo stupore per la scelta scorretta di fuggire dalle zone rosse messa in atto da moltissime persone indifferenti al rischio di poter contagiare gli altri».
De Pasquale va giù duro contro gli ex alleati di governo leghisti: «Senza abbassarmi al livello di questi sciacalli, mi limito a ricordare che, laddove fossero ravvisate violazioni al divieto di uscita dalle zone rosse contenuto nel Decreto Legge 23 febbraio 2020 n. 6, queste sarebbero state commesse sul suolo di Codogno, città amministrata dalla Lega. Sono certo che i referenti locali del Carroccio non avranno problemi a dimostrare anche nei confronti del loro compagno di partito, la solerzia che hanno avuto verso di me. Quanto al merito della vicenda dei due coniugi di Codogno attualmente in città ricordo ai leghisti che è mio preciso dovere tutelare non solo la privacy ma anche l’incolumità di queste persone. Io e la mia amministrazione prendiamo nettamente le distanze da chi, come i leghisti, vuole scatenare una caccia alle streghe sulla pelle delle persone, cavalcando paura e suggestioni, pur di far propaganda elettorale».
Il sindaco conclude rivolgendosi «non a questi politicanti ma ai miei concittadini. Voglio chiarire che, ben prima degli schiamazzi sollevati dalla Lega, le forze dell’ordine insieme alla mia amministrazione si sono attivate tempestivamente per eseguire gli accertamenti e le verifiche rispetto a quanto riferito dalla coppia di Codogno, a tutela della salute dei carraresi. In questa situazione tutti siamo chiamati a fare la nostra parte: ripongo grande fiducia negli abitanti di Carrara e li invito a seguire le misure di auto protezione indicate dal Ministero della Salute e a non cadere nelle trappole dei seminatori d’odio. Per quanto mi riguarda, nel caso venissero ravvisate violazioni della norma o comportamenti in grado di mettere a rischio la pubblica incolumità, prenderò tutti i provvedimenti necessari a tutela dei miei concittadini».
Sulla questione interviene anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, anche lui denunciato dalla Lega (personalmente dal capo lombardo Matteo Salvini), che ricorda che «In Toscana ci siamo attenuti ai consigli che vengono dal mondo scientifico senza lisciare il pelo alla paura come molti hanno fatto e continuano a fare, commettendo un grave errore. Noi continueremo a controllare e prevenire come abbiamo fatto fin dall’inizio, con razionalità e nervi saldi».
Rossi ha risposto alle domande dei giornalisti sul Coronavirus in occasione delle inaugurazioni de i presidi ospedalieri di Nottola e della Fratta nelle province di Siena e di Arezzo, durante le quali si è sottoposto, come tutti, al pre triage di controllo prima di fare il suo ingresso nei due ospedali: misurazione della temperatura corporea, lavaggio delle mani e risposta ad alcune domande su eventuali contatti avuti con soggetti a rischio.
Rossi ha concluso: «Sul Coronavirus si è molto esagerato, producendo ansia ed angoscia e creando molti danni, anche se non siamo di fronte alle pestilenze medievali o all’epidemia di Spagnola. È invece importante non allarmare, non rimuovere, non sottovalutare, non creare confusione e paura. Credo che la situazione in Toscana sia sotto controllo anche se non abbiamo seguito chi diceva che dovevamo chiudere tutto e tenere tutti a casa. Erano richieste illogiche di fronte alle quali abbiamo preferito usare la logica. La sanità toscana sta dando il meglio di sé e tutti i giorni ci confrontiamo con il nostro sistema sanitario e con i sindaci, emettendo ordinanze che ci permettono di tenerlo efficiente ed in grado di rispondere ad ogni nuova esigenza di salute».