La Cina e la biodiversità. Il discorso di Xi Jinping all’United Nation Summit on Biodiversity

«A poco a poco, le zolle di terra formano un'alta montagna e le gocce d'acqua formano un lungo fiume»

[1 Ottobre 2020]

La Cina a maggio dovrebbe ospitare – Covid-19 permettendo – la 15esima Conferenza delle parti della Convention on Biological Diversity (COP15 CBD), anche per questo, all’United Nation Summit on Biodiversity, che si è tenuto durante l’Assemblea generale dell’Onu a New York, era molto atteso il discorso del presidente cinese Xi Jinping. Al netto della propaganda, un discorso che esalta il multilateralismo e lontano anni luce dall’intervento fatto da Donald Trump all’Assemblea generale  Onu nel quale ha invitato gli altri Paesi a mettere avanti a tutto i loro egoistici e sovranisti interessi nazionali. Ecco cosa ha detto Xi Jinping:

 

In questo momento particolare  in cui le Nazioni Unite compiono 75 anni e i Paesi stanno combattendo il Covid-19 e lavorano per una ripresa economica di alta qualità, la nostra Organizzazione ha indetto  questo summit sulla biodiversità. Ci offre l’opportunità di discutere sui grandi temi della conservazione della biodiversità e della promozione dello sviluppo sostenibile ed è di grande attualità e di vasta portata.

L’anno prossimo, la Cina ospiterà il quindicesimo meeting della Conferenza delle Parti della Convention on Biological Diversity a Kunming, che fornirà alle parti l’opportunità di adottare nuove strategie per la governance globale della biodiversità.

Attualmente, l’estinzione delle specie nel mondo sta accelerando. La perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi rappresentano un grave rischio per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’umanità. Il Covid-19 ci ricorda l’interdipendenza tra uomo e natura. Dobbiamo agire insieme e senza indugio sia per la protezione che per lo sviluppo, al fine di rendere il nostro pianeta una casa bella, nella quale tutti gli esseri vivano in armonia. A tal fine, vorrei avanzare le seguenti proposte:

Primo, dobbiamo promuovere la civiltà ecologica e dare maggiore slancio alla costruzione di un mondo più bello. La biodiversità influisce sul benessere dell’umanità e costituisce una base importante per la sua sopravvivenza e sviluppo. La civiltà industriale ha creato enormi ricchezze, ma ha anche causato crisi ecologiche che hanno portato alla perdita di biodiversità e al degrado ambientale. Un ecosistema sano è essenziale per la prosperità delle civiltà. Dobbiamo essere all’altezza delle nostre responsabilità nei confronti della civiltà umana, rispettare la natura, seguire la sua legge e proteggerla. Dobbiamo cercare un modo che ci consenta di vivere in armonia con la natura, conciliare e coordinare lo sviluppo economico e la protezione ecologica, per costruire insieme un mondo prospero, pulito e bello.

Secondo, dobbiamo perseguire il multilateralismo e costruire sinergie per la governance ambientale globale. Dalla fondazione delle Nazioni Unite, la comunità internazionale ha lavorato attivamente per la governance ambientale globale. Gli strumenti internazionali, tra cui la Convention on biological diversity, l’United Nations framework convention on climate change e l’accordo di Parigi, costituiscono la base giuridica. Sono risultati importanti della cooperazione multilaterale e godono di ampio sostegno e consenso da parte della comunità internazionale. Di fronte ai molteplici rischi e alle sfide globali in termini di ambiente, i diversi Paesi sono a bordo della stessa barca e formano una comunità di futuro condiviso. L’unilateralismo non trova sostegno e la cooperazione è la strada giusta da percorrere. Dobbiamo difendere fermamente il sistema internazionale incentrato sulle Nazioni Unite, preservare l’inviolabilità e l’autorità delle regole internazionali e rafforzare la governance ambientale globale.

Terzo, dobbiamo continuare lo sviluppo verde e creare slancio per una ripresa economica post-Covid-19 di alta qualità. Questa prova sanitaria ha avuto un impatto sullo sviluppo economico e sociale e su tutti gli aspetti su scala globale. Dobbiamo avere una visione a lungo termine, mostrare determinazione e mantenere la rotta verso uno sviluppo verde, inclusivo e sostenibile. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite ha stabilito la direzione e identificato la biodiversità come base e obiettivo dello sviluppo sostenibile e anche come un mezzo per raggiungerlo. Consapevoli che “le nostre soluzioni sono nella natura”, dobbiamo cercare opportunità di sviluppo attraverso la protezione della natura e promuovere sia la protezione dell’ambiente che uno sviluppo economico di alta qualità.

Quarto, dobbiamo rafforzare il nostro senso di responsabilità e aumentare la nostra capacità di azione di fronte alle sfide ambientali. I Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo si trovano a diversi stadi di sviluppo e hanno responsabilità storiche e capacità pratiche diverse sulle questioni ambientali. Dobbiamo restare fedeli al principio delle responsabilità comuni ma differenziate, garantire una condivisione giusta ed equa dei benefici e rispondere alle preoccupazioni dei Paesi in via di sviluppo in termini di fondi, tecnologia e sviluppo delle capacità. Dobbiamo onorare efficacemente i nostri impegni, lavorare per il raggiungimento degli obiettivi e invertire efficacemente la perdita di biodiversità, al fine di preservare insieme il nostro pianeta Terra.

Signor Presidente,

“Civiltà ecologica, costruire un futuro condiviso per tutte le vite sulla Terra”, il tema della COP15 a Kunming, incarna l’aspirazione dell’umanità per un futuro migliore. In qualità di Paese ospitante della COP15, la Cina sarà felice di condividere con tutte le parti le sue esperienze nella promozione della governance della biodiversità e del progresso ecologico.

La Cina ha continuato il suo sviluppo con la visione di costruire una civiltà ecologica. Dalla saggezza tradizionale della Cina che sostiene il rispetto per la natura e l’armonia tra uomo e natura alla nuova visione di uno sviluppo innovativo, coordinato, verde, aperto e condiviso, la Cina ha sempre dato priorità alla civiltà ecologica e la traduce in tutti gli aspetti e in tutte le fasi del suo sviluppo economico e sociale. Opera per una modernizzazione in cui uomo e natura convivono in armonia.

La Cina ha adottato politiche e azioni forti. La Cina adotta un approccio integrato alla conservazione di montagne, fiumi, foreste, terreni agricoli, laghi e praterie e compie sforzi coordinati per promuovere la governance della biodiversità. Abbiamo accelerato la legislazione nazionale sulla conservazione della biodiversità, stabilito una linea rossa della protezione dell’ecosistema, istituito il sistema dei parchi Nazionali, avviato importanti progetti di conservazione della biodiversità e promosso una maggiore partecipazione e presa di coscienza dell’opinione pubblica. Negli ultimi dieci anni, l’area delle risorse forestali della Cina è aumentata di oltre 70 milioni di ettari, il più grande aumento al mondo. La Cina ha intrapreso uno sforzo costante e di vasta portata contro l’insabbiamento e la desertificazione e ha lavorato efficacemente per proteggere e ripristinare le zone umide. Ora ha una delle più grandi banche di risorse genetiche. Il 90% dei tipi di ecosistemi terrestri e l’85% delle popolazioni di animali selvatici prioritari sono efficacemente protetti.

La Cina ha preso parte attiva alla governance ambientale globale. La Cina adempie scrupolosamente ai propri obblighi ai sensi delle convenzioni su questioni ambientali come il cambiamento climatico e la biodiversità. Ha raggiunto in anticipo gli obiettivi previsti per il 2020 relativi alla lotta ai cambiamenti climatici e alla creazione di aree protette. La Cina, il più grande Paese in via di sviluppo, è pronta ad assumersi responsabilità internazionali commisurate al suo livello di sviluppo e a dare la sua parte di contributo alla governance ambientale globale. Guidata dalla visione di costruire una comunità di futuro condiviso per l’umanità, la Cina continuerà i suoi ardui sforzi per aumentare il livello dei suoi contributi determinati a livello nazionale. Adotterà politiche e misure più forti per raggiungere il picco delle emissioni di CO2 prima del 2030 e raggiungere la carbon neutrality entro il 2060, al fine di compiere maggiori sforzi per raggiungere gli obiettivi fissati nell’Accordo di Parigi e dare ad esso un contributo maggiore.

Come dice un proverbio cinese: “A poco a poco, le zolle di terra formano un’alta montagna e le gocce d’acqua formano un lungo fiume”. La conservazione della biodiversità e la governance ambientale globale richiedono sforzi costanti da parte di tutti. Sarò molto felice di accogliervi il prossimo anno a Kunming, città dell’eterna primavera, per tracciare insieme le prospettive di conservazione della biodiversità nel mondo. Spero che possiamo adottare un quadro d’azione completo, equilibrato, ambizioso e praticabile. Uniamo i nostri sforzi, a partire da questo Vertice, per costruire un mondo armonioso per tutti gli esseri.