Bravi: «Sono convinto che così si possa aumentare l’attrattività dei nostri territori»

A che punto sono gli investimenti sulla viabilità (e non) nelle aree geotermiche

Il 42% dei 27 milioni di euro previsti dall’Accordo quadro siglato tra i soci CoSviG tre anni fa (con orizzonte 2024) è già stato speso per interventi ultimati o in fase esecutiva

[21 Maggio 2021]

L’Accordo quadro siglato poco più di tre anni fa tra il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG) e i relativi soci – Regione Toscana, Comuni e Province geotermiche – prevede di stanziare 32,6 milioni di euro del Fondo geotermico per investimenti infrastrutturali nella Toscana dal cuore caldo.

Interventi da mettere in atto su un territorio molto vasto (da Montecatini Val di Cecina a Roccalbegna) che pure procedono spediti: guardando agli investimenti sulla viabilità – che assorbono circa 27 dei 32,6 milioni di euro – il 42% del totale delle somme destinate alla viabilità si riferisce ad interventi ultimati o nella loro fase esecutiva (in esecuzione o in via di ultimazione). Ovvero, circa 11,3 milioni di euro messi a terra per rivitalizzare queste aree interne e per molti versi fragili, che custodiscono però una fonte rinnovabile strategica per tutta la Toscana.

«Si tratta di numeri importanti, non solo dal punto di vista economico – spiega il presidente del Consorzio, Emiliano Bravi – che devono anche far riflettere sul grande impegno che CoSviG si è assunto nel coordinamento degli interventi. Il nodo della viabilità riveste una grossa importanza per l’area, perché cerca di rimuovere uno degli storici ostacoli allo sviluppo socioeconomico di questa zona. Come CoSviG, uno dei nostri compiti statutari è proprio quello di favorire questo sviluppo: con il nostro ruolo in questo progetto, cerchiamo di contribuire a rimuovere queste vere e proprie barriere. Sono convinto che in questo modo si possa aumentare l’attrattività dei nostri territori, oltre che dal punto di vista turistico anche dal punto di vista economico e, conseguentemente, generare occupazione e benessere».

Più nel dettaglio, l’Accordo quadro impegna a destinare un terzo di ciascuna annualità del Fondo geotermico – risorse derivanti dalle royalty che spettano ai Comuni fino al 2024, quando scadranno le attuali concessioni – e la particolare attenzione rivolta alla viabilità emerge dalla necessità di risolvere le storiche difficoltà presenti sul territorio. Così, l’Accordo destina alla viabilità 3,6 mln di euro per l’area della provincia di Siena, 5,26 mln per quella di Pisa, 830mila euro per i territori grossetani dell’area tradizionale geotermica, 7,39 mln per interventi sulla SS439 nel territorio a cavallo del confine fra le province di Pisa e Grosseto, circa 1,14 mln per l’Amiata senese e ben 8,5mln per l’Amiata grossetana.

La restante parte delle risorse è stata destinata ad interventi che non vertono sulla viabilità, ma che sono comunque di grande importanza per la vivibilità e la competitività dei territori geotermici: grazie all’Accordo quadro sono stati infatti finanziati ad esempio teleriscaldamenti, il rifacimento di una scuola, un intervento su un acquedotto.

Tutti investimenti essenziali per le comunità locali, la cui realizzazione sarebbe stata molto più difficile senza le risorse e la volontà solidale delle Amministrazioni locali. A testimoniarlo c’è la performance – ancora migliore rispetto a quella maturata nell’ambito viabilità – per gli interventi in queste infrastrutture non viarie: a distanza di tre anni dalla firma, ben 12 interventi sono stati completati e sono in fase di chiusura della parte contabile amministrativa, mentre ulteriori 8 sono in fase di realizzazione avanzata. Restano da concludere le progettazioni o le fasi autorizzative precedenti all’affidamento dei lavori per altri 8 interventi.

«Da parte nostra – argomenta Loredana Torsello, dirigente CoSviG e responsabile delle attività dell’Accordo quadro – stiamo cercando di operare in piena sinergia con gli enti sottoscrittori, in maniera da facilitare la capacità di spesa delle risorse, segnalando le criticità e assicurando la maggiore operatività possibile. La restante parte degli interventi sono, per la maggior parte, in corso di progettazione o di aggiudicazione della gara, tranne alcuni, il cui iter risulta più lungo per problematiche connesse a complessità infrastrutturali o autorizzative. Ma sostanzialmente siamo soddisfatti di come sta procedendo il lavoro perché siamo consapevoli della complessità di un progetto di questo tipo e delle molte implicazioni progettuali, tecniche, procedurali che devono essere affrontate e risolte per arrivare alla conclusione degli interventi. Anche la collaborazione fra così tanti organismi poteva costituire un elemento sfidante all’inizio, invece nei fatti – conclude Torsello – Regione, Province e Comuni si sono sempre dimostrati collaborativi interagendo, proponendo e cercando soluzioni. CoSviG ha cercato continuamente di rendere più fluida l’operatività assicurando l’assistenza tecnico-amministrativa necessaria».