È stato appena sottoscritto da Ispra e Agrorinasce

Al via un protocollo per riqualificare le aree agricole sottratte alla camorra

Si parte con La Balzana, bene confiscato che sarà destinato a Parco agroalimentare dei prodotti tipici della Regione Campania

[12 Maggio 2020]

La morsa delle organizzazioni criminali sulla vita economica e sociale del nostro Paese continua ad essere forte, e la crisi scatenata dalla pandemia in corso rischia di peggiorare ancora la situazione: oggi la Guardia di Finanza di Palermo ha arrestato 91 tra boss, gregari, estortori e prestanomi di due storici clan mafiosi palermitani, e il gip che ha disposto gli arresti parla di «contesto assai favorevole per il rilancio dei piani dell’associazione criminale sul territorio d’origine e non solo». È dunque urgente irrobustire gli anticorpi contro la malavita, e va in questa direzione il protocollo d’intesa appena siglato tra l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e l’Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio (Agrorinasce): l’obiettivo è quello di riqualificare le aree agricole sottratte alla camorra.

L’Ispra metterà a disposizione le proprie conoscenze tecniche e scientifiche per una efficace pianificazione e attuazione delle politiche di sostenibilità delle pressioni sull’ambiente; Agrorinasce, che opera in un territorio caratterizzato da alte criticità ambientali, sociali e economici, ha già avviato lavori di recupero ad uso sociale e produttivo di importanti beni confiscati alla camorra e fornirà le proprie competenze formative.

«È una grande opportunità per il nostro Istituto – dichiara il direttore generale Ispra, Alessandro Bratti – non solo per mettere a disposizione le nostre conoscenze scientifiche utili a sviluppare una serie di progetti qualificanti per il territorio, ma anche per dare un contributo alla tenuta sociale di un’area del Paese che è stata martoriata proprio dal punto di vista ambientale. Metteremo a disposizione tutta la nostra esperienza in tema di sostenibilità, compresa l’attività di educazione ambientale svolta con le scuole in questi anni. Un ringraziamento a Giovanni Allucci e ad Agririnasce per il grande impegno che stanno profondendo per dare un futuro a queste comunità».

In quest’ottica una delle prime convenzioni operative riguarderà la riqualificazione del Parco agro-alimentare del complesso La Balzana, bene confiscato nel Comune di Santa Maria La Fossa (CE) che sarà destinato a Parco agroalimentare dei prodotti tipici della Regione Campania, all’accoglienza e alla didattica e forma.

«Vogliamo che il progetto di valorizzazione del complesso agricolo la Balzana di S. Maria La Fossa e la sua nuova destinazione sociale, istituzionale e produttiva sia ‘esemplare e replicabile’ in Italia – aggiunge Il presidente del Cda di Agririnasce, Giovanni Allucci – Possiamo riuscirci solo con la collaborazione di istituzioni di alto profilo scientifico. Non di meno la collaborazione istituzionale con l’Ispra sarà importante per gli studenti e tutti i cittadini sui tanti progetti di educazione e documentazione ambientale che stiamo programmando nel nostro Centro di S. Maria La Fossa, sempre realizzato su un bene confiscato e intitolato a Pio La Torre per il quale ricorre il 38° anniversario della sua uccisione».