Siglato un protocollo d’intesa tra Confindustria e Conou nel segno dell’economia circolare

Al via un roadshow per migliorare la qualità dell’olio usato raccolto dalle imprese

CircOILeconomy intende formare gli imprenditori sulle norme e le procedure da seguire

[16 Gennaio 2019]

Migliorare il processo di gestione e raccolta dell’olio lubrificante usato da parte delle imprese è l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato a Roma tra Confindustria e Conou, il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati. In Italia il valore economico dell’olio usato è rilevante – e quello raccolto nel 2018 arriva n gran parte dal settore industriale – grazie al recupero annuo di 186.000 tonnellate, il 99% delle quali avviate a riciclo tramite rigenerazione, con un significativo risparmio sulla bilancia energetica del Paese.

Definito dalla legge “rifiuto pericoloso”, l’olio usato, se eliminato in modo scorretto o impiegato in modo improprio, può trasformarsi in un potente agente inquinante: basti ricordare che, se versati in acqua, 4 chili di olio usato possono inquinare una superficie grande come un campo di calcio. Ma l’olio usato è anche un’importante risorsa economica per il nostro Paese, infatti può essere rigenerato tornando a nuova vita con caratteristiche simili a quelle del lubrificante da cui deriva. In 35 anni di attività, il 99% dell’olio raccolto dal Conou è stato classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti, mentre L’1% è stato avviato a combustione in appositi impianti quali, ad esempio, i cementifici. Solo una frazione molto piccola, in quanto irrimediabilmente inquinata, è stata termodistrutta.

Sensibilizzare le imprese alla corretta gestione di questo rifiuto – attraverso un roadshow battezzato CircOILeconomy – è dunque un ulteriore passo per rendere l’intera filiera sempre più efficiente: un’iniziativa assunta per «sostenere presso il nostro tessuto produttivo i nuovi modelli di business improntati all’economia circolare», spiega il presidente del gruppo tecnico Industria e ambiente di Confindustria, Claudio Andrea Gemme.

«Il Protocollo d’intesa firmato con Confindustria – aggiunge il presidente Conou, Paolo Tomasi – è un contributo concreto alla crescita economica e sostenibile delle imprese. CircOILeconomy intende infatti formare gli imprenditori, che hanno a che fare con un rifiuto complesso da gestire, sulle norme e le procedure da seguire per il suo corretto stoccaggio. In questo modo migliorerà la qualità dell’olio usato raccolto, potrà essere reso più performante il processo di rigenerazione e crescerà la resa della produzione di olio base rigenerato, rendendo le imprese sempre più protagoniste di un sistema virtuoso di economia circolare».

Il progetto – del quale è responsabile Riccardo Piunti, vicepresidente del Consorzio – prevede un roadshow che farà tappa nelle principali città italiane, con un fitto calendario di incontri rivolti alle imprese per supportarle nell’adempimento degli obblighi di legge relativi alla gestione dell’olio usato. Per le aziende diventare “ambasciatori” di buone pratiche di gestione di un rifiuto pericoloso si traduce in vantaggi sotto forma di brand reputation, affidabilità e nuove opportunità di business: praticare scelte attente all’ambiente e alla sostenibilità economica facilita i rapporti con le istituzioni, la pubblica amministrazione e le associazioni del settore.