La comunicazione è importante: «Occorre trovarsi quanto prima in un tavolo di confronto regionale»

Bioplastiche, la posizione di Legambiente Toscana

«Non possiamo che sollecitare la ricerca affinché si produca nuova bioplastica dalla bioplastica già usata. In attesa del riciclo di questa preziosa frazione materica, essa va conferita nella raccolta dell'umido»

[30 Agosto 2019]

Le bioplastiche sono un’eccellenza industriale che ha permesso di aprire in Italia nuovi impianti della filiera della chimica verde in aree industriali dismesse e/o da bonificare.

I prodotti in bioplastica compostabile sono ormai diversi: non si limitano più alle sole buste per l’asporto merci, ma si va dai bicchieri alle posate, dai piatti agli imballaggi alimentari. Tutti questi manufatti sono certificati come compostabili (cit. Accredia, norma UNI-EN 13432), e vanno quindi conferiti nell’umido domestico perché da essi si produce ottimo concime. È quindi un errore conferire questi preziosi materiali nell’indifferenziato, perché si vanifica la finalità principale per cui sono stati realizzati.

Non ci risulta che tutti gli impianti di compostaggio e di digestione anaerobica in Italia abbiano problemi coi nuovi prodotti in bioplastica, shopper ovviamente esclusi. Solo in alcuni casi si sono registrate difficoltà, ascrivibili ai tempi di biodegradazione di questi nuovi materiali, mentre in tutti gli altri siti è bastato calibrare diversamente gli impianti per risolvere la criticità.

È ovvio che non possiamo che sollecitare la ricerca affinché si produca nuova bioplastica dalla bioplastica già usata. In attesa del riciclo di questa preziosa frazione materica, essa va conferita nella raccolta dell’umido. E laddove ci sono pochi impianti di compostaggio e/o di digestione anaerobica, prevedendo l’aumento dei flussi di organico domestico, dei fanghi di depurazione, degli scarti agricoli, dei rifiuti agroalimentari, oltre che dei manufatti in bioplastica compostabile, è quanto mai urgente realizzarne di nuovi per archiviare gradualmente la stagione delle discariche e degli inceneritori.

Infine, una chiosa sull’importanza della comunicazione. Occorre trovarsi quanto prima in un tavolo di confronto regionale, per “registrare” toni e contenuti dei messaggi che stanno arrivando ai cittadini, letteralmente frastornati dalle uscite degli ultimi giorni.

di Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana