Cgil, lo stallo sulla geotermia ha già portato «riduzioni di attività per le ditte appaltatrici»

Il sindacato al lavoro in due direzioni: «Andare quanto prima alla costruzione di una vertenza di zona unitaria» in Val di Cecina e realizzare « un seminario con l’obiettivo di far conoscere la geotermia» fuori della zona tradizionale, con preferenza in una sede universitaria

[20 Marzo 2019]

Il Coordinamento regionale geotermico Filctem-Cgil, che si è riunito nei giorni scorsi a Larderello, dà conto di una «una situazione di stallo» sulla geotermia dove «si stanno purtroppo già concretizzando riduzioni di attività per le ditte appaltatrici», dando così corpo agli allarmi che si sono susseguiti incessanti sin da quando è stato avanzato lo schema di decreto Fer 1 che per la prima volta cancella gli incentivi a sostegno dell’attività geotermoelettrica.

«Alla positività della legge regionale sulla geotermia, approvata nel mese di febbraio (che fissa punti fermi e importanti su riduzione emissioni e impatto ambientale e su ricadute economiche in termini di uso del calore e della CO2), dell’apertura promessa dal ministero dello Sviluppo economico sul reinserimento della geotermia nel decreto incentivi Fer 2 e dell’incontro fissato per il 27 marzo al Mise tra il sottosegretario Crippa, il governatore della Toscana Rossi e due sindaci dell’area geotermica, si contrappone – dichiarano dalla Cgil – il pessimismo per l’esito di questo incontro e la definizione del Fer 2 in favore della geotermia tradizionale e per le incertezze sulla firma del protocollo di intesa tra Enel, Regione e Enti locali».

Unico dato «parzialmente positivo di questi giorni», riportano dalla Cgil, sta nelle «12 assunzioni in Enel che per ora mantiene a fatica gli impegni con noi presi di garantire il turn-over per le fuoriuscite per Art. 4 legge Fornero. Le attuali assunzioni vanno ad aggiungersi alle 10 effettuate a novembre».

Dato il conteso, a livello sindacale sono state coinvolte sul tema della geotermia «tutte le categorie interessate, dai territori fino a livello regionale e nazionale», e dalla discussione in Filctem Cgil «è emersa la necessità di attivarsi da subito verso due direzioni: andare quanto prima alla costruzione di una vertenza di zona unitaria che comprenda tutte le categorie lavorative che insistono in Val di Cecina per cercare di mettere insieme gli interessi comuni dei lavoratori sia interni ad Enel che in appalto ma anche di quelli che non hanno contatti diretti perché è comunque a rischio il futuro della zona intera; in parallelo la realizzazione di un seminario con al centro il lavoro, l’ambiente e lo sviluppo, con l’obiettivo di far conoscere la geotermia sotto un punto di vista tecnico, ma anche scientifico, sanitario e naturalmente sindacale, da svolgersi al di fuori della zona tradizionale con preferenza in una sede universitaria».

Una progettualità che vedrà tra i protagonisti anche nuovi volti: a conclusione dell’incontro, in base a quanto previsto dallo statuto della Cgil, è stato infatti nominato Andrea Regoli come nuovo coordinatore per l’area di Larderello, dal momento che Monia Neri – alla quale il sindacato rivolge «il più sentito ringraziamento per il lavoro svolto, e un augurio per il nuovo percorso intrapreso» – ha deciso di impegnarsi politicamente alle prossime elezioni amministrative.