La proposta dell’Associazione europea degli economisti ambientali (Eaere)

Clima, gli economisti ambientali europei: le emissioni di CO2 hanno un prezzo, diamoglielo

«Le entrate potrebbero essere utilizzate per sostenere l'innovazione e affrontare gli impatti sociali e distributivi» della transizione ecologica. Perché non c’è sostenibilità senza equità

[27 Giugno 2019]

Le emissioni di CO2 e degli altri gas serra che stanno provocando i cambiamenti climatici in atto – che nel nostro Paese corrono a velocità doppia rispetto a quella media globale – rappresentano uno dei più gravi fallimenti del mercato con cui abbiamo a che fare: si tratta di un’esternalità negativa, un danno per la collettività che nessuno è chiamato a pagare. Prenderne finalmente atto ci consentirebbe l’occasione giusta per concretizzare una revisione della fiscalità in grado i combattere in modo efficiente ed efficace i cambiamenti climatici, e al contempo liberare risorse per rendere realmente inclusiva la transizione ecologica di cui tutti abbiamo bisogno.

Nasce da qui la Dichiarazione sul prezzo del carbonio che l’Associazione europea degli economisti ambientali (Eaere), riunita da oggi a sabato a Manchester per la propria conferenza annuale, ha lanciato oggi online, e che in poche ore ha già raccolto oltre 300 adesioni: è questo il primo atto del Comitato di policy dell’Associazione, composto da 15 economisti di fama internazionale sui temi dell’economia ambientale e che vede come segretario generale Simone Borghesi – storica firma del nostro think tank redazionale, Ecoquadro –, per sottolineare l’importanza e l’urgenza di attribuire un prezzo adeguato alle emissioni di anidride carbonica. Un’iniziativa che segue quella uscita sul Wall Street Journal pochi mesi fa, firmata da 27 premi Nobel e da alcune migliaia di economisti americani, per contribuire al dibattito internazionale proponendo il punto di vista degli economisti ambientali europei e le iniziative a livello continentale contro il cambiamento climatico.

Con questa dichiarazione, l’Associazione europea degli economisti ambientali offre cinque raccomandazioni politiche guidate da solidi principi economici per contrastare il riscaldamento globale, imperniate sulla necessità di dare un giusto prezzo alle emissioni di CO2, che salga progressivamente fino al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo sul clima di Parigi. «Correggendo un ben noto fallimento del mercato – osservano gli economisti – un prezzo del carbonio invia un segnale potente, guidando gli attori economici verso un futuro a basse emissioni di carbonio».

Per raggiungere quest’obiettivo l’Emission trading system europeo (Eu Ets) è importante ma non sufficiente: vi andrebbe affiancata una carbon tax, i cui proventi «potrebbero essere utilizzati per sostenere l’innovazione e affrontare gli impatti sociali e distributivi» della transizione ecologica. Perché non c’è sostenibilità senza equità.

Occorre infatti adottare una prospettiva larga e realmente inclusiva per percorrere la strada verso lo sviluppo sostenibile: per questo, in occasione del giorno di chiusura della conferenza, l’economista Simone Borghesi coordinerà il meeting dell’Associazione italiana degli economisti ambientali (Iaere), di cui è attualmente il presidente, per proporre una serie di conferenze sul Mediterraneo, volta a riunire gli economisti ambientali di tutti i Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum per discutere le problematiche specifiche che contraddistinguono questa zona, particolarmente esposta ai rischi dei cambiamenti climatici.

Per firmare la Dichiarazione sul prezzo del carbonio: https://www.eaere.org/statement/