Conferenza Fairtrade: redditi dignitosi agli agricoltori per un futuro sostenibile

Troppo bassi i prezzi di cacao e caffè: migliaia di produttori sono già falliti

[4 Luglio 2019]

Sullo sfondo della Fairtrade Changing Trade, Changing Lives conclusasi a Bonn c’era la crisi globale dei prezzi del cacao e del caffè che sta mettendo in difficoltà  imprese, governi e chi opera per la giustizia nel mercato per definire un futuro sostenibile per i piccoli agricoltori e i lavoratori a livello mondiale.

La conferenza ha esplorato le tendenze della sostenibilità, delle filiere e dei diritti umani e ha valutato i progressi verso il raggiungimento di redditi dignitosi per un milione e 600 mila agricoltori e lavoratori Fairtrade in tutto il mondo e Darío Soto Abril, CEO di Fairtrade International, ha sottolineato che «L’attuale crisi dei prezzi del cacao e del caffè è sintomatica di una frattura del sistema commerciale globale, in cui molti agricoltori e lavoratori non guadagnano abbastanza per pagare il minimo indispensabile come cibo, casa, istruzione”, ha spiegato. “Fairtrade non può vincere da solo questa sfida. È bello vedere alcuni dei più grandi marchi del mondo seduti nella stessa stanza con i principali schemi di certificazione, per esaminare i modi con i quali affrontare le ingiustizie di sistema nelle filiere. Fairtrade sta guidando la battaglia per un reddito dignitoso nei settori del cacao, delle banane e del caffè. Ma possiamo farlo solo in collaborazione con gli operatori commerciali, i marchi e i rivenditori».

A Bonn i colossi dell’agroalimentare come Nestlé, Mars Wrigley, Lidl, Coop, Fyffes e Barry Callebaut hanno partecipato alle tavole rotonde sui redditi minimi di sussistenza per i coltivatori di cacao e sui salari dignitosi per i lavoratori nelle piantagioni di banane e Michelle O’Neill, VP Global Corporate Affairs Cocoa di Mars Wrigley, ha preso atto che «Senza coltivatori di cacao non abbiamo un business, motivo per cui il reddito minimo di sussistenza è così importante. Sosteniamo il recente prezzo minimo base stabilito dai governi per il cacao in Ghana e Costa d’Avorio a patto che il nuovo prezzo si estenda al contadino. Vogliamo tutti che gli agricoltori ottengano uno standard di vita decente e vengano ricompensati per la coltivazione del cacao in modo sostenibile».

Ma nonostante le buone parole delle multinazionali, la realtà è che i prezzi insostenibilmente bassi stanno portando al fallimento migliaia di produttori di caffè. Secondo Roberto Vélez Vallejo, CEO della Colombian Coffee Growers Federation, «La crisi del caffè si concluderà solo quando gli agricoltori riceveranno un prezzo equo. Nel 1980 il caffè costava tre dollari a libbra. Due settimane fa era a 88 centesimi. I coltivatori di caffè ottengono meno dello 0,4% del prezzo. Chi può vivere con quei soldi? L’industria del caffè è in buona salute e la domanda è in crescita, tuttavia i coltivatori di caffè lo vendono sotto il costo di produzione. Non dovrebbe essere permesso».

Il CEO di Rainforest Alliance, Han de Groot, ha che ha partecipato a una tavola rotonda su Certification and Beyond de, rivolto alle grandi imprese, ha concluso: «Dobbiamo tutti collaborare più strettamente per impostare la rotta verso un futuro in cui le persone e la natura prosperano in armonia “Una maggiore collaborazione con governi, aziende, ONG e produttori è la chiave. Rainforest Alliance e Fairtrade hanno obiettivi simili e affrontano alcune grandi sfide comuni. Un aspetto centrale è come sostenere meglio gli agricoltori e i lavoratori che cercano di ottenere redditi dignitosi. Conferenze importanti come questa ci portano ad un passo in avanti verso un futuro più sostenibile per i piccoli agricoltori del mondo».