L’azienda al 100% del Comune di Rosignano Marittimo cambia denominazione sociale

Da Rea Impianti a Scapigliato srl: l’economia circolare toscana ha un nuovo protagonista

Giari: «Rappresenta un momento preciso di crescita e sviluppo dell’azienda rispetto al passato»

[2 Dicembre 2019]

Non più Rea impianti, ma Scapigliato srl: la società detenuta al 100% dal Comune di Rosignano Marittimo, perno dell’economia circolare toscana, ha cambiato denominazione sociale con un chiaro riferimento alla zona in cui sorgono gli impianti. Come noto, la società si occupa della gestione del polo impiantistico di Scapigliato (oltre che di un impianto di recupero nel Comune di Cecina e della manutenzione del verde pubblico nel Comune di Rosignano Marittimo) e ha scelto da tempo di legare il proprio modello di sviluppo a quello del territorio dove opera.

Si tratta di un ulteriore tassello nel contesto d’evoluzione che caratterizza ormai da tempo il polo impiantisco di Scapigliato attraverso il progetto Fabbrica del futuro  – che dopo un lungo e approfondito iter ha ottenuto a inizio anno l’Autorizzazione integrata ambientale da parte della Regione Toscana –, che si basa su due pilastri. Da una parte lavorare per il superamento della discarica in favore del recupero e potenziale re-immissione sul mercato dei rifiuti, e dall’altra rendere i cittadini partecipi in prima persona dei benefici che può portare l’economia circolare: le linee d’azione perseguite dall’azienda spaziano dalla distribuzione gratuita di ammendante compostato verde proveniente dalla lavorazione di sfalci e potature al sostegno in varie forme al territorio attraverso lo stanziamento di contributi diretti, un quadro all’interno del quale spicca da ultimo il lancio di “Scapigliato energia”, l’operatore energetico che da settembre eroga a circa 500 famiglie del rosignanese energia elettrica rinnovabile prodotta dai rifiuti, scontando dal 20% al 100% la componente energetica in bolletta in base alla vicinanza all’impianto (il risparmio medio, per le famiglie che hanno sottoscritto questo contratto, corrisponde al 15% rispetto a un contratto tradizionale).

Un percorso sul quale viene oggi impresso anche un nuovo nome, per marcare l’evoluzione in corso. «Un primo passo burocratico, simbolico ma significativo – lo ha definito il presidente Alessandro Giari – che rappresenta un momento preciso di crescita e sviluppo dell’azienda rispetto al passato, in un’ottica di riposizionamento della società e di ridefinizione dei suoi valori e dei suoi obiettivi nel segno dell’economia circolare. Scapigliato evoca, oltre al luogo che ben conoscete, ricco di venti tumultuosi che “scompigliano le capigliature”, anche il movimento culturale della “Scapigliatura”, formatosi a circa metà dell’ottocento che fu caratterizzato da intellettuali mossi da una forte spinta al cambiamento e da una volontà di discontinuità con la realtà che stavano vivendo. Ci auguriamo che questo nuovo nome sia d’auspicio verso un miglioramento anche per tutti noi».

Con il nuovo anno arriveranno anche le prossime novità: saranno ad esempio attivate le procedure per l’affidamento della gara per la realizzazione del biodigestore, l’impianto che trasformerà gli scarti organici in biometano, anidride carbonica e compost. Nel corso del 2020 verrà avviato, inoltre, il percorso di ristrutturazione dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati del cittadino, al fine di realizzare il primo lotto, di 100 mila tonnellate,  della “Fabbrica dei Materiali” che sarà attivo dal 2025. Infine sono già in corso interventi di idrosemina con i quali la Società sta “rinverdendo”, attraverso opere di ingegneria naturalistica, i profili argillosi della discarica, al fine di una armonizzazione con le colline circostanti.