Dal primo gennaio vietate le microplastiche nei cosmetici

Realacci «Siamo primi al mondo ad aver fatto questa scelta, ma resta ovviamente moltissimo da fare contro il marine litter»

[31 Dicembre 2019]

Dal primo gennaio 2020 le microplastiche nei cosmetici saranno definitivamente vietate Marevivo per festeggiare l’avvenimento ha organizzato su Facebook un vero e proprio conto alla rovescia. «Manca poco all’entrata in vigore della legge contro le microplastiche nei cosmetici! Sapevi che questi piccolissimi frammenti sono ovunque? Secondo l’Unep, ogni chilometro quadrato di oceano contiene in media 62,320 particelle di microplastica. Il problema ci riguarda particolarmente: il Mediterraneo è uno dei mari più inquinati del mondo, con una concentrazione del 7 percento delle microplastiche al livello globale. Gli animali marini ingeriscono le microplastiche perché le scambiano per cibo. Le conseguenze per loro sono devastanti: dalla riduzione del senso di fame fino a blocchi intestinali, ulcere, necrosi, perforazioni e lesioni. Tutti effetti che portano quasi sempre alla morte dell’animale».
Sulla scadenza interviene anche Ermete Realacci che nella passata legislatura, da deputato del Partito Democratico presentò l’emendamento alla legge di Bilancio che ha già vietato dal primo gennaio 2019 i cotton-fioc non biodegradabili e, da domani, le microplastiche nei cosmetici, due misure ricorda Realacci, «approvate all’unanimità dal Parlamento nella scorsa Legislatura e sostenute con forza dal mondo ambientalista, in particolar modo da Legambiente e Marevivo».
Realacci sottolinea che «La lotta all’inquinamento da plastica è un fronte sul quale l’Italia ha fatto da apripista con la messa al bando delle buste non biodegradabili» e che con la messa al bando dei cotton-fioc non biodegradabili e delle microplastiche nei cosmetici «Siamo primi al mondo ad aver fatto questa scelta, ma resta ovviamente moltissimo da fare contro il marine litter. Nel caso, in particolare, dei cosmetici la nostra scelta è particolarmente importante perché siamo leader assoluti nel settore: oltre il 50% del make up del mondo si produce infatti in Italia. Questo rende le nostre produzioni più orientate al futuro e per questo più competitive».