Si tratta di un atto per la gestione in sicurezza della discarica anche in fase post-mortem

Dal sindaco di Piombino «affermazioni gravi e non veritiere» sulla coobligazione Asiu

Il liquidatore Barbara Del Seppia: «La mancata proroga della fidejussione avrebbe comportato il default di Rimateria e quindi di Asiu, con la perdita del posto di lavoro per circa 50 dipendenti e rischi di natura ambientale»

[28 Agosto 2019]

Ogni discarica, per essere autorizzata ad operare, deve poter garantire la gestione in sicurezza dell’impianto anche quando i conferimenti di rifiuti si saranno fermati. Per questo nelle scorse settimane la Regione Toscana ha chiesto a Rimateria di presentare adeguate garanzie finanziarie a copertura della gestione post operativa della discarica per rifiuti non pericolosi a Ischia di Crociano: un elemento chiave a tutela del territorio, senza il quale non avrebbe potuto sbloccarsi neanche il via libera all’utilizzo degli spazi di discarica nel cosiddetto “cono rovescio” – ovvero gli spazi che si trovano tra la discarica ex Asiu e la vecchia discarica ex Lucchini –, ma che è stato trascinato in questi giorni nell’agone dello scontro politico.

Commentando la notizia della coobbligazione delle fidejussioni da parte del liquidatore di Asiu, Barbara Del Seppia, il sindaco di Piombino Francesco Ferrari ha sostenuto ieri che «prima del nostro arrivo la politica ha sempre accettato di buon grado le decisioni dell’azienda, ha appoggiato l’azienda mettendola in una posizione prioritaria rispetto al bene della città e alla salute dei cittadini. Mancava totalmente il controllo sull’attività. Forse è questo benestare implicito a cui erano abituati che ha spinto l’avvocato Barbara Del Seppia a sottoscrivere le fideiussioni per conto di Asiu senza chiedere un parere ai soci o, quantomeno, darne comunicazione, neanche in seguito. Credo che sarebbe stato doveroso, nell’ottica della collaborazione che dovrebbe guidare ogni decisione che riguarda una comunità, informare l’Amministrazione comunale e, magari, discutere insieme la linea da seguire».

Barbara Del Seppia, liquidatore di Asiu – partecipata pubblica dove il Comune di Piombino rappresenta la maggioranza – risponde oggi al sindaco sottolineando che si tratta di «affermazioni gravi e non veritiere».

«In merito alla coobligazione prestata da Asiu sulla polizza Generali per la post gestione della discarica ex Asiu, si ricorda – dettaglia Del Seppia – che detta garanzia era già stata volturata da Asiu a Rimateria con atto di conferimento efficace dal 1 settembre 2016. Recentemente tale polizza è stata prorogata per ulteriori 5 anni, aggiungendo alla coobligazione di Asiu quelle dei 2 soci privati Navarra e Unirecuperi. Quindi Navarra e Unirecuperi si sono “aggiunti” a una coobligazione che prima riguardava solo Asiu. Tengo, inoltre ad evidenziare che senza dette coobligazioni, Generali Assicurazioni non avrebbe prorogato la polizza, fondamentale e necessaria per il proseguimento dell’attività di Rimateria la cui attività era ferma da quasi un mese e la mancata proroga della fidejussione avrebbe comportato, di lì a pochi giorni, la revoca dell’autorizzazione da parte della Regione con conseguente default di Rimateria e quindi di Asiu, con la perdita del posto di lavoro per circa 50 dipendenti, rischi di natura ambientale trattandosi di una chiusura non pianificata dell’azienda, oltre alla mia personale responsabilità. Infatti, avendo la sottoscritta poteri di straordinaria e ordinaria amministrazione, una volta che i soci privati avevano accettato di coobligarsi, con la mancata sottoscrizione della coobligazione avrei cagionato danni irreparabili alle società, in violazione degli obblighi e dei compiti che sono propri del liquidatore».

Per quanto riguarda invece le modalità che hanno condotto la liquidatrice Asiu alla coobligazione, Del Seppia precisa che «il commissario liquidatore ha poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione. Tuttavia, quando è accaduto – anche in passato – di dover assumere decisioni rilevanti, ogni volta che le tempistiche lo hanno consentito, sono state portate all’attenzione dei soci anche se non vi sarebbe stata necessità di una delibera dell’assemblea. Quando , per motivi di urgenza, ciò non è stato possibile, si è sempre provveduto a informare i soci nella prima riunione utile. E questo sarebbe accaduto anche questa volta perché, come è noto, a breve si sarebbe dovuta riunire l’assemblea dei soci dedicata principalmente alla nomina del nuovo presidente di Rimateria in sostituzione della dimissionaria, ormai da oltre due mesi, dottoressa Claudia Carnesecchi. Il commissario liquidatore è in attesa che i soci propongano il nuovo nominativo».

L. A.