Dalla Regione Toscana un bando da 5 milioni di euro per piantare alberi in 63 Comuni

Mancuso: «È la prima amministrazione in Italia che ha recepito e emanato un bando così innovativo di contrasto ai cambiamenti climatici»

[29 Luglio 2020]

Se la Provincia di Siena è già carbon neutral dal 2011, l’intera Toscana – coerentemente ai più recenti indirizzi europei – ambisce a diventarlo entro il 2050: un percorso all’interno del quale nasce il bando da 5 milioni di euro rivolto oggi a 63 Comuni che registrano criticità nella qualità dell’aria, grazie al quale le amministrazioni locali potranno portare alberi in città in modo da contenere sia le emissioni si CO2 sia quelle inquinanti.

«Un bando per una iniziativa nuova, forse la prima o tra le prime in Italia ed Europa – commenta l’assessore all’Ambiente Federica Fratoni – nel quadro della strategia per il contrasto ai cambiamenti climatici che la Regione ha voluto rappresentare in Toscana carbon neutral al 2050 (strategia lanciata per la prima volta nel 2017, anche se da allora non è stato mai dettagliato e presentato un documento conclusivo, ndr), ovvero raggiungere la neutralità rispetto alle emissioni di CO2 attraverso misure di sostituzione di ciò che emette CO2 o misure, come questa, di assorbimento della CO2».

In quest’ottica il polmone verde delle città agisce come un filtro e la sua collocazione non va intesa solo come “arredo urbano” ma come vero e proprio strumento compensativo rispetto alle emissioni, nonché come mezzo per tutelare la qualità dell’aria e contrastare i cambiamenti climatici.

«La Toscana – dichiara il neurobiologo vegetale dell’Università di Firenze Stefano Mancuso, che fa parte del comitato scientifico Toscana carbon neutral – è la prima amministrazione in Italia che ha recepito e emanato un bando così innovativo di contrasto ai cambiamenti climatici. Due le novità di questo bando: l’utilizzo delle piante, con le quali è davvero possibile combattere il riscaldamento globale, e soprattutto l’utilizzo delle stesse in area urbana, in quanto le città sono responsabili del 70% delle emissioni di CO2».

Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni e le domande potranno essere presentate dal 1 settembre al 30 ottobre 2020: sarà rivolto ai 63 Comuni che presentano maggiori criticità dal punto di vista della qualità dell’aria – anche se in generale i parametri della Toscana sono già in miglioramento da anni, come testimoniano Arpat e Legambiente – e l’approvazione della graduatoria è prevista entro gennaio 2021.

Il bando prevedrà contributi in conto capitale con un’intensità massima pari al 90% delle spese ammissibili per progetti integrati di interventi di piantumazione e piste ciclabili; il progetto presentato dovrà dunque contenere almeno un intervento di forestazione in ambito urbano, le cui spese ammissibili dovranno comunque essere almeno pari al 70% delle spese ammissibili totali del progetto.

Al fine di evitare la frammentarietà di interventi saranno ammessi progetti con un investimento ammissibile superiore a 50mila euro: ciascun Comune potrà presentare una o più domande, per un totale in termini di contributo concedibile complessivo non superiore a 400mila euro.

Le domande dovranno essere accompagnate da uno studio che preveda, oltre la descrizione e l’ubicazione degli interventi, anche la stima delle emissioni (diffuse, lineari e puntuali) nell’area oggetto di intervento e rappresentazione georeferenziata con l’individuazione delle fonti emissive e degli interventi previsti, la stima di assorbimento complessivo delle emissioni, anche in base alla durata delle specie. In particolare, il bando prevede anche la messa a disposizione di un modello di calcolo per la stima della capacità di assorbimento di CO2  PM2,5 e NO2 da parte delle specie.