Detergenti per lavastoviglie senza fosfati, per l’Ue è possibile produrli.

Relazione della Commissione Ue: «Coerente con quanto previsto dal regolamento del 2012».

[3 Giugno 2015]

Secondo la relazione al Parlamento europeo e al Consiglio della Commissione europea, elaborata coerentemente con quanto previsto dal regolamento del 2012, per i consumatori europei è possibile utilizzare detergenti per lavastoviglie senza fosfati. Il regolamento del 648/2012 che prevede la necessità di limitare l’uso dei fosfati nei detergenti per bucato e nei detergenti per lavastoviglie destinati ai consumatori stabilisce che la Commissione valuti, mediante un esame approfondito effettuato sulla scorta di nuove informazioni sui mercati dei detergenti negli Stati membri e di nuove conoscenze scientifiche, se sia opportuno modificare la restrizione previste.

La relazione illustra, infatti, l’analisi sugli effetti – per l’ambiente e la salute, per l’industria e per i consumatori – dei detergenti per lavastoviglie automatiche destinati ai consumatori (Cadd – consumer automatic dishwasher detergents) aventi livelli di fosforo superiori e inferiori al valore limite di 0,3 g, Il tutto tenendo conto di aspetti come il costo per l’industria e i consumatori, la disponibilità di alternative ai fosfati, l’efficienza di lavaggio dei detergenti che rispettano la restrizione, l’impatto sui processi e sull’efficacia del trattamento delle acque reflue nonché gli effetti generali sul piano sanitario, ambientale e socioeconomico attesi al momento dell’entrata in vigore di questa restrizione.

Presi in considerazione vantaggi e svantaggi, la Commissione è giunta alla conclusione che le alternative ai Cadd contenenti fosfati esistono e che è tecnicamente possibile produrli privi di fosfati, aventi prestazioni e prezzi analoghi ai quelli che li contengono. Infatti, alcuni fabbricanti offrono già Cadd privi di fosfati in alcuni Stati membri della Ue.

Di conseguenza la Commissione non ha riscontrato la necessità di rivedere il valore limite del fosforo nei Cadd pari a 0,3 grammi/dosaggio standard, che sarà applicabile dall’1 gennaio 2017. Al fine di rendere più precisa la valutazione dei rischi e dei pericoli delle alternative, la Commissione invita tutti i fabbricanti a raccogliere ulteriori dati dalle prove di tossicità, a valutare tutti i dati scientifici pertinenti non appena siano diffusi nell’ambito di Reach, comunicando alla Commissione i rischi eventualmente individuati nelle sostanze alternative all’uso dei fosfati nei Cadd.