E’ cresciuto il volontariato d’impresa e l’impegno delle aziende per raggiungere gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030

132 le imprese e 7,500 i dipendenti che nel 2019 hanno collaborato con Legambiente per il benessere della collettività e del territorio. In un anno riqualificate 356 aree, raccolti 42.636 kg di rifiuti

[19 Febbraio 2020]

Caffè delle capsule riutilizzato come fertilizzante per gli orti sociali, spiagge e litorali liberati da plastiche e rifiuti ingombranti, parchi e scuole tornati a pulsare di vita nuova grazie a progetti inclusivi e sostenibili. A “sporcarsi le mani” sono i dipendenti di diverse realtà imprenditoriali italiane protagoniste di “Sinergie: Creare valore con Legambiente – 2020 la Rievoluzione delle imprese”, il 6° Workshop sul Volontariato Aziendale tenutosi oggi a Milano con il contributo di Nespresso e in collaborazione con Banca d’Italia, da anni in prima linea nell’incoraggiare i collaboratori a spendersi per la comunità. Nel 2018/2019 Banca d’Italia ha realizzato con Legambiente 9 progetti a Roma, Milano, Ancona, Genova e Palermo, ospitando anche l’iniziativa Bimbi in Ufficio in 6 diverse sedi con il coinvolgimento di 450 bambini nel laboratorio “Le Mille vite della Plastica”.

Ida La Camera, responsabile del volontariato aziendale di Legambiente, e di diverse realtà imprenditoriali. Ha evidenziato che «Il titolo di questo nuovo appuntamento con Sinergie, giunto ormai alla sua sesta edizione, contiene il concetto chiave che dovrebbe guidare le aziende nelle scelte per il loro futuro e per quello delle comunità nelle quali vivono e operano. Nel segno della «Rievoluzione» da noi caldeggiata, le imprese sono chiamate a essere socialmente responsabili. Da tempo Legambiente si impegna al loro fianco, anche in vista degli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Con piacere constatiamo come anche il mondo del profit sia sempre più consapevole delle questioni ambientali che riguardano tutti. Come ci ha ricordato anche l’ultimo congresso nazionale di Legambiente, è tempo di essere coraggiosi e di metterci in gioco attraverso piccole e grandi azioni che possono certamente fare la differenza».

Un fenomeno in crescita quello della partecipazione attiva degli impiegati a progetti incentrati su cura del territorio e restituzione di beni comuni alla collettività, unita a un impegno sempre più concreto per raggiungere gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, come dimostrano numeri e storie raccolte da Legambiente che da oltre dieci anni accompagna le imprese nei percorsi di volontariato. Dal 2014 al 2019, si è passati da 27 a 132 aziende coinvolte nelle attività dell’associazione ambientalista, fra cui 100 AD e dirigenti che hanno preso parte ad almeno un’iniziativa. Rifiuti e degrado urbano sono i temi filo conduttore delle giornate proposte nell’ambito di campagne quali Nontiscordardimè, Spiagge e Fondali Puliti, Carovana delle Alpi, Puliamo il Mondo, Orti in festa e Festa dell’albero. Complessivamente, nel 2019 Legambiente e i volontari delle aziende hanno riqualificato 356 aree: più del doppio rispetto a quelle del 2017. Coinvolti 7500 collaboratori, per 42.636 kg di rifiuti raccolti, quasi 10mila in più del 2018. Fra questi, 24.254 kg di rifiuti indifferenziati, 4.750 kg di plastica, 8.640 kg di sfalci e sterpaglie e oltre due tonnellate di rifiuti ingombranti, dalle batterie delle auto ai carrelli per la spesa, alle bombole a gas.

Prezioso il contributo che il volontariato aziendale dà anche all’indagine Beach Litter di Legambiente, tra le più importanti azioni di citizen science a livello mondiale, attraverso cui vengono contati e catalogati i rifiuti dei litorali permettendo lo studio di una delle più gravi emergenze del nostro tempo. Basti pensare che l’ingestione della plastica è stata documentata in oltre 180 specie marine. A oggi, grazie al lavoro dei circoli di Legambiente e dei collaboratori si contano 93 spiagge monitorate e 90.049 rifiuti censiti (968 ogni 100 metri). Numeri, ma anche buone abitudini che si moltiplicano, contaminando la società con argomenti, esperienze e stili di vita. Il volontariato aziendale, sottolinea Legambiente, migliora le relazioni interne e rafforza i valori delle imprese, oltre a costruire reti territoriali e valorizzare le associazioni locali. Si inserisce inoltre quale importante tassello nel perseguimento degli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, tappa cruciale nel percorso di miglioramento del benessere umano e di salvaguardia del pianeta.

Cuore del workshop, il momento “Sinergie: le Aziende raccontano”, durante il quale le imprese hanno condiviso le esperienze di volontariato al fianco di Legambiente. Dall’iniziativa di Banca D’Italia con Bimbi in Ufficio al progetto “Da chicco a Chicco” di Nespresso, che impiega il caffè come fertilizzante nelle coltivazioni di riso del Pavese per poi riacquistarlo e donarlo al Banco Alimentare. Da Erg, che negli ultimi tre anni ha affiancato Legambiente nella campagna Puliamo il Mondo, toccando le tappe di Genova, Terni (Lago di Piediluco) e la spiaggia di Marina di Priolo (Siracusa) insieme ai suoi collaboratori e ai loro famigliari (bimbi compresi), a Mareblu che, tra le varie iniziative, nel 2019 si è dedicata alla manutenzione delle rogge e di diverse aree del Parco di Monza. E ancora, la collaborazione tra Legambiente ed Enel per la riqualificazione di dieci aree urbane in nove città italiane, da Palermo a Venezia, e le iniziative di E.On, che ha affiancato l’associazione nella pulizia di spiagge e fondali in alcuni sabati molto partecipati sull’isola di Palmaria (Golfo della Spezia) e sul litorale di Genova Voltri. Il 2019 è stato il primo anno di attività con Legambiente per wpd, che opera nel settore dell’energia rinnovabile e dell’ambiente: in 15 volontari hanno pulito e riqualificato il parco Simón Bolívar a Roma, un progetto pilota che l’azienda punta a replicare nelle altre sue sedi europee.

Diverse le aziende che si sono spese per la manutenzione del centro di formazione Enaip, riconosciuto quale Fondazione dalla Regione Lombardia, alternandosi nel ritinteggiarne le classi, riqualificandone l’aula magna e confrontandosi con i suoi 700 studenti. In collaborazione con i giovani, tra loro un gruppo di ragazzi ipovedenti, si sono svolte anche le attività di volontariato di Crédit Agricole che ha coinvolto mille volontari nella pulizia e riqualificazione di 16 città italiane. Nell’ambito della campagna Mosaico Verde, la società di consulenza AzzeroCO2 ha portato avanti il suo progetto di forestazione del territorio italiano, collaborando con Legambiente nelle attività di piantumazione. La società di consulenza KPMG, prima azienda ad affiancare Legambiente nel volontariato fin dal 2004 con il progetto “Make a different day”, nel 2019 ha coinvolto i dipendenti nella pulizia di spiagge e fondali e, in generale, nella raccolta dei rifiuti toccando 12 città italiane.

Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, ha concluso: «I dati 2019 sulle attività di volontariato aziendale, avviate grazie alla collaborazione di Legambiente con le imprese intervenute al workshop di oggi, ci parlano di sinergie positive rinforzatesi iniziativa dopo iniziativa. Ma più delle cifre, ragguardevoli per quanto concerne i rifiuti raccolti e le aree riqualificate, a parlare sono le storie di restituzione di beni comuni alla collettività, di reti sociali e territoriali che si attivano e innescano meccanismi di scambio virtuosi. Cresce spontaneamente l’interesse delle aziende italiane verso progetti di cittadinanza attiva che impegnano tutti, dai singoli lavoratori ai dirigenti, passando per i più piccoli. Profit e no profit hanno bisogno di contaminarsi, servono scelte lungimiranti in tema di sostenibilità ambientale per una crescita che non guardi solo ai numeri. Quest’ultimo decennio al fianco delle aziende è stato cruciale, così come lo è la sfida che ci attende nel decennio appena iniziato».