Economia circolare della carta, ReLife acquisisce la San Ginese recuperi

Per la gestione dell’impianto è stato nominato ad Riccardo Santini, e presidente Gianluca Cencia

[4 Gennaio 2021]

Il gruppo ReLife, ovvero il primo operatore italiano privato per tonnellate di carta gestite nella settore della selezione e della filiera della carta da macero e del cartone da avviare al riciclo, ha acquistato l’impianto di trattamento e riciclo dei rifiuti San Ginese recuperi a Capannori (LU): per la gestione dell’impianto è stato nominato ad Riccardo Santini, e presidente Gianluca Cencia.

Si tratta di una novità di rilievo all’interno di un contesto, quello cartario, dove l’economia circolare rappresenta già una realtà importante: da una parte carta e cartone raccolte costituiscono circa il 20% della differenziata complessiva dei diversi materiali provenienti dai rifiuti urbani, dall’altra  il 57% della produzione totale italiana di carta immessa sul mercato è effettuata mediante fibre da riciclo.

Più nel dettaglio, la nuova sede di San Ginese – che si aggiunge alle sedi del gruppo in Toscana, Liguria, Piemonte e Veneto – opera prevalentemente nel ritiro e nell’avvio al riciclo di carte tissue, anche colorate, attraverso un puntuale ed efficiente servizio di ritiro alle aziende di rifiuti speciali non pericolosi, lavorando circa 12.000 ton di rifiuti, che si sommano alle oltre 900.000 autorizzate negli impianti di trattamento di ReLife.

Inoltre, San Ginese amplia l’offerta industriale di trattamento del Gruppo ReLife nel polo cartario di Lucca operando in sinergia con la Società Valfreddana che gestisce, nella sede di Capannori, tre impianti per il trattamento rispettivamente della carta e cartone, del multimateriale e dei rifiuti ingombranti.