Eletto all’unanimità come successore di Andrea Fluttero alla guida delle imprese di settore

Economia circolare, è a Paolo Barberi il nuovo presidente di Unicircular

L’appello alla politica: «Andare oltre le raccolte differenziate, servono incentivi mirati e nuovi strumenti economici e fiscali per promuovere l'utilizzo dei materiali e prodotti circolari»

[20 Novembre 2020]

L’associazione delle imprese dell’economia circolare (Fise Unicircular) ha eletto in assemblea, all’unanimità, il suo nuovo presidente: dopo Andrea Fluttero sta adesso a Paolo Barberi – direttore generale di Eco Logica 2000, azienda attiva nel riciclo di rifiuti inerti e recupero dei rifiuti non pericolosi – rappresentare la categoria per i prossimi due anni.

«Fare economia circolare oggi – dichiara nel merito Barberi – significa andare oltre le raccolte differenziate e i materiali di riciclo tradizionali con un approccio più ampio, che coinvolga nuove filiere (con priorità per i flussi più importanti sia quantitativamente che qualitativamente), non ideologico, aperto all’innovazione e alla ricerca di nuove soluzioni e che consideri le problematiche dell’intero ciclo di vita dei prodotti e delle opere. Questo vuol dire chiedere alla politica di accompagnare, particolarmente in questo momento storico, le imprese di questo settore sostenendo i loro investimenti in impianti e innovazione, anzitutto attraverso la semplificazione delle norme, delle procedure e dei controlli, quindi con incentivi mirati e nuovi strumenti economici e fiscali per promuovere l’utilizzo dei materiali e prodotti circolari».

Come dichiarano da Unicircular, altri obiettivi prioritari dell’attività associativa nei prossimi mesi saranno contribuire a far sì che i regimi di Responsabilità estesa del produttore (Epr) divengano un reale strumento a supporto dell’economia circolare; sviluppare il dialogo tra chi produce e chi “deproduce” (ovvero chi recupera materia dai rifiuti), e chi si occupa della logistica e della preparazione al riciclo; lavorare per garantire un’adeguata infrastrutturazione impiantistica a sostegno dell’economia circolare, soprattutto per la gestione delle frazioni non riciclabili.