Approvato il bilancio 2019 con utile di 670mila euro

Economia circolare, nuovo cda per Sienambiente e investimenti previsti per 35 milioni di euro

Fabbrini: «Ora guardiamo alle importanti prospettive createsi con l’ingresso nella nostra compagine societaria, attraverso il socio privato Sta, di un’importante multiutility come Iren»

[17 Dicembre 2020]

Sienambiente, ovvero la partecipata pubblica che con i suoi impianti garantisce il trattamento, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti assicurando l’autosufficienza alla provincia di Siena, ha approvato ieri all’unanimità il bilancio d’esercizio 2019 (con un utile di 670mila euro) e rinnovato il proprio cda.

Al posto dei dimissionari Rossana Landini e Gianpiero Mazzoni siedono adesso nel Consiglio d’amministrazione Alfredo Rosini e Chiara Ugolini, espressione «del socio privato Sta la cui maggioranza è stata acquisita dalla multiutility Iren». Alessandro Fabbrini, nominato due giorni fa presidente di Sei Toscana, manterrà invece temporaneamente la carica di presidente di Sienambiente ma ha già «comunicato ufficialmente la disponibilità all’assemblea dei soci a rassegnare le dimissioni dalla carica di presidente non appena – dichiara Fabbrini – sarà individuato il mio successore. In questa fase di transizione, in attesa che vengano espletate tutte le procedure per il subentro del nuovo presidente, rinuncio al compenso».

Continuano così a prendere corpo in Toscana i cambiamenti legati all’acquisizione – concretizzatasi un mese fa – da parte di Iren di Unieco ambiente, che a sua volta controllava Sta spa, l’importante socio industriale (con il 40% delle quote societarie) di Sienambiente e di molte altre aziende attive nell’economia circolare in Toscana.

«Il 2019 è stato un anno determinante per la completa realizzazione, con i relativi risultati, della strategia aziendale impostata nell’ultimo triennio. Il riferimento – spiega Fabbrini – è alla razionalizzazione delle partecipate, alla rimodulazione del nostro impegno nel settore dei rifiuti liquidi e del fotovoltaico per concentrare gli investimenti sui progetti di sviluppo e revamping degli impianti a servizio del territorio. Ora guardiamo alle importanti prospettive createsi con l’ingresso nella nostra compagine societaria, attraverso il socio privato Sta, di un’importante multiutility come Iren. Grazie alla sua esperienza e agli investimenti nel settore siamo certi che farà fare a Sienambiente un ulteriore avanzamento nel percorso di crescita industriale».

In prospettiva futura, la società ha già dato un forte impulso negli ultimi mesi alla realizzazione del Piano industriale che prevede investimenti per circa 35 milioni di euro in un periodo di 5 anni. «Oggi Sienambiente è una società in salute dal punto di vista dei conti economici e grazie alle nuove autorizzazioni ottenute di recente per gli impianti – commenta Fabbrini – ha ottime prospettive di sviluppo».

Obiettivo del Piano, in coerenza con le linee strategiche dell’Ato Toscana Sud, è rinnovare l’intero sistema impiantistico di gestione dei rifiuti della Provincia di Siena al fine di dare una risposta operativa alle nuove direttive europee sull’economia circolare. Un importante passo avanti in tal senso si è concretizzato grazie alla conclusione dei percorsi autorizzativi relativi alla discarica di Poggio alla Billa (Abbadia San Salvatore, dov’è presente anche un impianto di compostaggio) e al  revamping dell’impianto di riciclo delle Cortine, per i quali la società si appresta a bandire le gare per la realizzazione dei lavori. Prosegue, infine, la verifica di fattibilità dell’impianto di recupero del legno post consumo per la produzione di «palletsblock» attraverso la partecipata Reblock. L’area ipotizzata per la sua localizzazione si trova nel Comune di Abbadia, dove il progetto può rappresentare una possibilità di sviluppo per il territorio e un’opportunità per la creazione di nuovi posti di lavoro.