Educazione ambientale, le Regioni al Governo: sostenere il sistema Infea

L’ordine del giorno sull’educazione ambientale delle Regioni consegnato al governo

[19 Dicembre 2018]

La commissione ambiente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha proposto un ordine del giorno, che è stato approvato, con cui ha richiamato l’attualità e la vitalità della rete Informazione, formazione ed educazione all’ambiente e alla sostenibilità (Infea). Donatella Spano, assessore all’ambiente della Regione Sardegna e coordinatrice della commissione ambiente della Conferenza delle Regioni, ha spiegato che «Le Regioni, nel ribadire l’importanza del Sistema Infea hanno sottolineato la necessità di continuare a sostenerne le attività che in questi anni ha realizzato a livello territoriale nel campo dell’educazione ambientale. Con questo ordine del giorno le Regioni chiedono con forza al Governo di ricominciare a svolgere con decisione il ruolo di coordinamento all’interno di tale sistema, così come previsto nelle Linee di indirizzo e nel Nuovo quadro programmatico di cui agli accordi approvati in sede di Conferenza Stato-Regioni. L’esecutivo – ha concluso Donatella Spano – deve riconsiderare il Sistema Infea nelle proprie programmazioni sia in termini di attività sia in termini di attribuzione che di risorse finanziarie».

L’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni è stato consegnato “fuori sacco”  al Governo dal presidente Stefano Bonaccini nel corso della Conferenza Stato-Regioni che si è tenuta il 13 dicembre. Ecco il testo integrale:

Ordine del giorno sull’educazione ambientale e il rilancio dei sistemi Infea (Informazione Educazione Ambientale) 

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Considerata l’importanza del tema dell’Educazione Ambientale e dello stato del Sistema InfeaA (Informazione, Formazione ed Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità), inteso come integrazione di sistemi a scala regionale nel quale le regioni svolgono un ruolo di coordinamento sia nei confronti degli Enti Locali, sia dei numerosi soggetti che, a vario titolo e con molteplici competenze, si occupano delle problematiche complesse che legano la sostenibilità all’educazione, alla formazione e all’informazione in materia di educazione ambientale.

Considerato altresì che il Sistema Infea venne infatti istituito col compito di organizzare e valorizzare la ricchissima e variegata realtà dell’educazione ambientale nel nostro Paese, coniugando le politiche ambientali con quelle educative.  Che l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni il 23/11/2000 delle “Linee di indirizzo per una nuova programmazione concertata tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome in materia di INformazione-Formazione-Educazione Ambientale (I.N.F.E.A) verso un sistema nazionale I.N.F.E.A. come integrazione dei sistemi a scala regionale”,e il “Nuovo quadro programmatico Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità”, approvato e sottoscritto in Conferenza Stato-Regioni in data 01/08/2007, rappresentano ad oggi i riferimenti di leale collaborazione e di condivisione degli intenti politici e istituzionali tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, e continuano ad essere più che attuali per il Sistema Infea ed il suo funzionamento.  Che  nell’ambito dell’Infea lo Stato, nei suoi differenti gradi di organizzazione, ha un ruolo di indirizzo, programmazione e valorizzazione delle proposte e delle strutture territoriali.

Con il presente documento intende richiamare l’importanza, l’attualità e la vitalità della rete INFEA, come chiaramente emerso dagli interventi e testimonianze di tutte le regioni che hanno partecipato alla Conferenza Nazionale per il rilancio dei Sistemi Infea, svoltasi a Cagliari nei giorni 22 e 23 novembre 2018 per fare il punto sullo stato attuale di detti sistemi sia a livello nazionale sia regionale, e per confrontarsi sul ruolo e il significato delle reti per l’educazione alla sostenibilità come insieme di soggetti e luoghi di valenza territoriale e multifunzionale per la cultura ed economia della sostenibilità. All’evento hanno partecipato tutte le regioni attraverso i coordinamenti dei sistemi regionali Infea, del Sistema Nazionale a rete per la Protezione Ambientale (Snpa), dell’Ispra, delle Agenzie regionali per la Protezione Ambientale (ARPA), del sistema nazionale dei Parchi naturali e Aree Marine Protette, degli Enti Locali titolari di Laboratori Territoriali e di Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (Ceas) e di Centri di Esperienza (Ce), dei sistemi scolastici regionali, del mondo della ricerca scientifica e dell’innovazione educativa e formativa, di diverse agenzie territoriali competenti in materia di sostenibilità ambientale, di numerosi soggetti privati, imprese, fondazioni e associazioni, impegnati attivamente nella gestione delle strutture territoriali per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità. Tali soggetti negli ultimi vent’anni hanno svolto un’azione qualificata e diffusa a sostegno dell’educazione alla sostenibilità con la realizzazione di numerose attività e hanno continuato a sviluppare progetti e programmi nonostante l’assenza di un’interlocuzione continuativa tra lo Stato e le Regioni e di un coordinamento a livello nazionale.

Tutto ciò premesso, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, per i motivi sopra esposti, ribadisce l’importanza del Sistema Infea e la necessità di continuare a sostenere le attività che in questi anni esso ha realizzato a livello territoriale nel campo dell’educazione ambientale, e chiede con forza al Governo di ricominciare a svolgere con decisione il ruolo di coordinamento all’interno di tale sistema, così come previsto nelle Linee di indirizzo e nel Nuovo quadro programmatico di cui agli accordi approvati in sede di Conferenza Permanente Stato-Regioni;

Prende atto di due importanti iniziative assunte dal Ministero dell’Ambiente, riguardanti la sottoscrizione di un Protocollo di intesa con il Ministero dell’Istruzione e dell’Università e l’emanazione di un Avviso pubblico per la presentazione di proposte in materia di educazione ambientale, esprime il proprio disappunto riguardo alla mancata considerazione e coinvolgimento del Sistema di educazione ambientale sviluppato nelle regioni in maniera capillare attraverso la rete del Sistema Infea. Esso non solo è stato totalmente escluso dalle iniziative in questione, ma non ha neppure avuto alcun riconoscimento da parte del Ministero dell’Ambiente in ordine agli sforzi che in questi anni le regioni hanno sostenuto per mantenere viva la rete regionale e i sistemi nazionali di educazione ambientale. Il processo di interazione del sistema Infea con la società, per la particolare rilevanza che ha assunto in Italia e per la sua collocazione all’interno di un disegno istituzionale che vede coinvolte a pieno titolo le Regioni e le Province Autonome anche tramite il Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale e le Arpa, richiede che esso venga coinvolto e tenuto nella giusta e doverosa considerazione nel momento in cui si assumono iniziative in materia di educazione ambientale.
Per quanto sopra evidenziato, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ritiene che la rete del sistema Infea, operante e diffusa su tutto il territorio nazionale, debba costituire uno dei principali interlocutori dello Stato in materia di educazione e sostenibilità ambientale. Al Governo si chiede di svolgere il proprio ruolo di indirizzo e coordinamento riconsiderando il Sistema Ifea nelle proprie programmazioni sia in termini di attività sia in termini di attribuzione di risorse finanziarie.