Efficienza energetica, Realacci: «Interrogazione a tre ministri per superamento criticità»

Tra una casa costruita bene e una male dal punto di vista energetico passa una bolletta pari a 1500/2000 euro l’anno

[10 Settembre 2015]

L’efficienza energetica è una politica strategica sia per l’ambiente che per l’economia, dà infatti un contributo importante alla riduzione delle emissioni climalteranti e porta risparmi rilevanti sui consumi energetici e sulle bollette. Teniamo presente che tra una casa costruita bene e una costruita male dal punto di vista energetico passa una differenza di costi in bolletta pari a 1500/2000 euro l’anno.

Purtroppo in Italia continuano ad esserci diverse criticità sulla certificazione energetica del patrimonio edilizio: dalla mancata uniformità nel sistema di certificazione tra le diverse regioni alla farraginosità di controlli e sanzioni. Fino al fenomeno del facile rilascio degli Attestati di Prestazione Energetica, che mette sul mercato certificati ottenuti con questionari di autovalutazione online a basso costo, ma con scarsa attendibilità. Una pratica che danneggia l’azione di riqualificazione energetica degli edifici, nuoce agli operatori onesti e pregiudica la nascita di nuovi professionisti. Ho quindi presentato insieme alla collega Braga una interrogazione ai ministri delle Infrastrutture, dell’Ambiente e dello Sviluppo economico invitandoli a superare queste criticità coinvolgendo istituzioni e professioni interessate e a garantire efficacia e controllo nell’attestazione delle prestazioni energetiche degli edifici.

Un passo indispensabile per promuovere l’edilizia di qualità, il risparmio energetico e la riqualificazione del patrimonio edilizio.  Cittadini e imprese avrebbero vantaggi enormi se si puntasse con decisione sull’efficienza energetica, perché si ridurrebbero la spesa energetica, le importazioni di petrolio e le emissioni inquinanti e si creerebbe lavoro grazie all’innovazione.

di Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera