Elezioni in Brandeburgo e Sassonia: avanza l’estrema destra e anche i Verdi

Calo di Spd, Cdu e Linke. I due Land governabili solo da inedite alleanze antifasciste

[2 Settembre 2019]

I Grünen ringraziano i cittadini di Brandeburgo e Sassonia, «che per la maggior parte desiderano una politica che cambi e guardi al futuro con fiducia. Abbiamo quasi raddoppiato i nostri risultati nei due Land e ora stiamo rafforzando la coesione sociale, il cosmopolitismo e la protezione del clima».

In realtà i Verdi tedeschi sembrano un po’ troppo ottimisti. Infatti, l’avanzata più clamorosa la segna l’estrema destra di Alternative für Deutschland (Afd) che diventa secondo partito in entrambi i Land: 23,1% in Brandeburgo dietro i socialdemocratici della Spd, che si fermano al 27%,  e 27,8% in Sassonia, dove prima resta la Cdu di Angela Merkel, in calo al 32,3%.

I Grünen, che nella Germania est sono nati con il movimento civico Bundis ’90, non hanno mai sfondato nella ex Repubblica Democratica Tedesca e, anche se  Annalena Baerbock è soddisfatta del voto verde in Brandeburgo: «Oggi abbiamo raddoppiato i nostri risultati elettorali e questo è un enorme successo per tutti noi!», i Verdi si fermano al 10,5%». La Baerbock fa però notare che la maggioranza dei bradeburghesi ha detto no all’estrema destra: «L’affluenza alle urne è aumentata vertiginosamente perché la gente ha detto: questo è il nostro Paese e il nostro Paese è democratico e cosmopolita. Ecco perché questa sera è un successo per tutti i democratici! Ora si tratta di rinnovare il Brandeburgo: ecologico, sociale e cosmopolita».

Anche  i Grünen  della Sassonia hanno guadagnato voti raggiungendo l’8,6% e il loro leader,  Robert Habeck ha sottolineato che «Questa non era una cosa ovvia dopo il successo alle elezioni europee».  Habeck  si è rivolto direttamente ai democristiani della Cdu: «Sta a voi assicurare che non ci sia governo o tolleranza con l’Afd. I Verdi e il CDU non hanno molto in comune in Sassonia. Ma c’è una situazione sociale speciale. Questo risultato è una chiara indicazione a formare in entrambi i Land un altro governo cosmopolita».

Ma in Sassonia l’impresa sembra particolarmente difficile, visto che la SPD crolla al 7,6% e che il primo partito della Sinistra è Die Linke con il 10,35%, che rappresenta comunque un netto calo per una forza politica che all’est rappresenta ancora (ma non solo) il vecchio elettorato nostalgico delle tutele sociali del regime comunista. Un elettorato sempre più impaurito e conservatore che si è buttato tra le braccia xenofobe dell’Afd, mentre una forza politica conservatrice emergente, i Fraie Wähler raggiunge il quorum del 5,0% in Brandeburgo e si ferma al 3,1% in Sassonia.

Die Linke ammette la sconfitta: «I risultati delle elezioni nel Land della Sassonia e del Brandeburgo sono per noi amari. Ma non ci facciamo scoraggiare. Ci rimbocchiamo le maniche e ci mettiamo al lavoro: e in futuro tutti i nostri sforzi saranno per lottare insieme alle persone per la giustizia sociale».

Il problema è che in entrambi i lander – dove i liberali non hanno raggiunto il quorum – sarà difficile fare un governo senza vaste e inedite alleanze antifasciste almeno tra democristiani, socialdemocratici e verdi. Insomma, un Grossissima Koalition dalla quale, senza un reale cambio di politiche in senso progressista e popolare. l’Afd potrebbe trarre ulteriore vantaggio.