Eolico, Simone Togni confermato presidente dell’Anev

«Questi sono gli anni decisivi per il futuro del nostro pianeta e l’Anev si batterà con ogni forza affinché vincano le scelte migliori per il Paese»

[31 Luglio 2020]

Simone Togni è stato chiamato ancora una volta a ricoprire per un triennio il ruolo di presidente dell’Anev, l’associazione nazionale energia del vento che conta ormai oltre 95 aziende associate: il consiglio direttivo l’ha infatti eletto all’unanimità, e con lui sono stati nominati vicepresidenti Marco Peruzzi (delega alle istituzioni), Rainer Karan (delega all’industria) e Luca Bragoli (delega all’internazionale).

«Sono molto onorato di avere ricevuto la fiducia unanime del consiglio direttivo appena rinnovato dell’Anev – commenta Togni – Moltissime sono le sfide da affrontare e lo faremo con grande dinamicità e senza fare sconti. Questo è il momento del coraggio e della decisione e l’Associazione, che in questi anni è cresciuta moltissimo, si farà sentire con tutta la forza che ha. Questi sono gli anni decisivi per il futuro del nostro pianeta e l’Anev si batterà con ogni forza affinché vincano le scelte migliori per il Paese, senza compromessi e solo con chi la pensa come noi. Per vincere questa giusta battaglia dovremo serrare le fila con gli amici e allontanarci da chi non condivide i nostri obiettivi, per questo ho ritenuto indispensabile conferire deleghe chiare ai pochi vicepresidenti con i quali si completa una squadra di assoluto livello e adeguata alle sfide che ci apprestiamo ad affrontare. Uniti e determinati come siamo possiamo serenamente proporci verso gli interlocutori istituzionali come veicolo affidabile e solido, rappresentativo dell’intero comparto».

Le sfide non mancano affinché l’Italia possa raggiungere gli obiettivi che s’è data per l’eolico e più in generale per l’avanzata delle energie rinnovabili: il Piano d’azione nazionale (Pan) individuava nel 2010, in attuazione della Direttiva 2009/28/CE, un obiettivo di installazioni al 2020 pari a circa 12.680 MW di cui 12.000 MW on-shore e 680 MW off-shore. Ad oggi siamo a due mila MW in meno sulla terra ferma e il target per l’off shore è totalmente mancato. La media di installazioni di impianti eolici all’anno, dal 2015 a oggi, è di appena 390 MW. Nel 2019 le installazioni sono leggermente cresciute con 400 nuovi MW (meno 118 MW rispetto al 2018), arrivando a 10,7 GW di potenza complessiva. Numeri assolutamente inadeguati per raggiungere gli obiettivi fissati al 2030 dal Piano energia e clima, e che presto dovranno essere rivisti con l’innalzamento dei target previsti a livello europeo