Ufficializzata una partecipazione al 15%, poi incrementi per step successivi fino al 2023

Estra si rafforza nel ciclo integrato dei rifiuti: al via l’acquisizione di Ecos

Piazzi: «Ci poniamo a disposizione dei cittadini e dei territori in cui operiamo ripristinando la governance pubblica in un servizio molto delicato relativo al ciclo dei rifiuti, in particolare della gestione dei cosiddetti rifiuti speciali»

[26 Ottobre 2020]

La presenza di Estra, tra gli operatori leader nel centro Italia nel distribuzione e vendita gas naturale, si fa più forte nel ciclo di gestione dei rifiuti: il gruppo ha appena acquisito una partecipazione del 15% di Ecos, società attiva nella gestione dei rifiuti speciali, e ha già comunicato che l’acquisizione del 100% del capitale sociale dell’azienda avverrà per step successivi che porteranno all’incremento progressivo delle quote societarie detenute con l’acquisto dell’ultima previsto nel 2023.

Con quest’operazione il gruppo Estra – che ha per soci (indiretti) 143 Comuni delle province di Arezzo, Ancona, Firenze, Grosseto, Macerata, Pistoia, Prato e Siena – rafforza il suo ruolo di multiutility nel fornire servizi integrati essenziali per i territori, rafforzandosi nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti dopo gli importanti passi in tal senso già compiuti negli anni passati.

L’acquisizione di Ecos arriva infatti dopo quella di Ecolat (completata nel febbraio 2019) e dopo l’aggiudicazione dell’1,16% del capitale sociale di Aisa: in questo modo Estra si è garantita infatti l’ingresso indiretto nella compagine societaria di Sei Toscana, gestore unico dei servizi ambientali in 104 Comuni della Toscana del sud.

«Con questa operazione – dichiara Alessandro Piazzi, amministratore delegato di Estra – ci poniamo a disposizione dei cittadini e dei territori in cui operiamo ripristinando la governance pubblica in un servizio molto delicato relativo al ciclo dei rifiuti, in particolare della gestione dei cosiddetti rifiuti speciali (la cui gestione è di norma affidata al mercato, mentre per i rifiuti urbani vale la privativa comunale, ndr), assicurando un’amministrazione efficiente e le risorse adeguate per svolgere al meglio l’attività. L’operazione è coerente con la strategia di sviluppo “green” del gruppo nel settore ambientale e rappresenta un’opportunità strategica per affermarsi ulteriormente nella filiera dei rifiuti urbani e speciali andando a coprire anche l’attività di stoccaggio».

Ecos è infatti proprietaria di un sito di stoccaggio rifiuti ed è attiva nello smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi (con una capacità massima di 85.000 tonnellate), nella raccolta e trasporto rifiuti e nella bonifica di siti contaminati: in particolare l’impianto di stoccaggio, che si estende per 9.500 metri quadri, si trova a Barberino Tavarnelle (FI).