Ex Lonzi, a tre anni dall’inchiesta al via la rimozione dei rifiuti rimasti nell’impianto

Per un primo intervento serviranno 250mila euro, stanziati dalla Regione. Attraverso una gara arriverà poi l’affidamento del servizio di rimozione dei rifiuti pericolosi

[10 Dicembre 2020]

A tre anni (quasi) esatti dal sequestro dell’azienda, era il 14 dicembre del 2017, a seguito di un’indagine per presunti illeciti riguardanti soprattutto l’evasione dell’ecotassa e di cui si attende ancora la prima udienza, sono iniziati ieri i lavori di rimozione dei rifiuti abbandonati (dalle 1400 alle 2500 tonnellate) all’interno dell’area Ex Lonzi in via del Limone 76. Una parte dei rifiuti urbani rimasti da tre anni sui piazzali dell’azienda che da oltre un anno è fallita, è in larga maggioranza relativa a ciò che veniva portato in azienda dalle isole ecologiche cittadine.

L’intervento per la rimozione dei rifiuti sarà realizzato dall’Aamps e ha un costo pari a 250mila euro. Soldi che ha stanziato interamente la Regione Toscana previo accordo sottoscritto con il Comunale di Livorno. In buona sostanza l’operazione prevede, con la supervisione di Arpat, di avviare a recupero e smaltimento le varie tipologie di rifiuti urbani rimaste all’interno: plastica pesante, polipropilene, cartone, alluminio, batterie, acciaio, vetro, polietilene, tetrapak, scarti di lavorazione, sfalci, legno, pneumatici fuori uso e materiale inerte. In più si procederà alla raccolta del percolato che verrà portato ad una centrale di depurazione.

Servirà circa un mese e mezzo, visto che l’amministrazione comunale conta di terminare l’intervento entro il 31 gennaio. A quel punto inizierà la seconda fase, durante la quale la Regione Toscana provvederà attraverso una gara ad affidare il servizio di rimozione dei rifiuti pericolosi. Una volta che l’intervento sarà realizzato e completato i tecnici del Comune coordineranno le attività di sondaggio e analisi chimico-fisiche dell’area per identificare lo stato di possibile contaminazione del terreno e gli eventuali interventi di bonifica.

“È un passaggio che attendevamo da tempo – ha dichiarato il sindaco Luca Salvetti nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Ex Lonzi – Da giugno 2019 con l’assessora all’Ambiente Giovanna Cepparello abbiamo seguito la situazione dell’impianto Lonzi, che pesava sul sistema ambientale cittadino e che si trascinava da troppo tempo, ed era chiara l’esigenza di una soluzione in tempi rapidi. Il Comune oltre a rimuovere i rifiuti, ha anche chiesto al curatore fallimentare della Ex Lonzi di eseguire interventi all’interno dell’area per mettere in sicurezza quelli che andranno via nella seconda fase, e così è stato fatto. Ringrazio la Regione Toscana che si sta particolarmente occupando della città di Livorno dal punto di vista ambientale e dell’assetto del territorio”.

Come aggiunge Cepparello, in accordo “con la Regione Toscana che finanzia l’operazione, iniziamo oggi la rimozione dei rifiuti che non necessitano di caratterizzazione. Inizia la messa in sicurezza del sito sia dal punto di vista ambientale che da quello della prevenzione degli incendi. Le fuoriuscite ‘colorate’ nel Rio Cignolo ci auguriamo siano da ora in poi un ricordo del passato. Questo luogo era una bomba ecologica e ci tengo a ringraziare la Regione Toscana sia nella parte politica, nelle persone dell’assessora Monia Monni e del consigliere Francesco Gazzetti, sia nella parte tecnica, per averci dato un aiuto fondamentale per risolvere l’annosa questione in tempi brevi”.