Geotermia, durante il lockdown la produzione di elettricità in Toscana non si è mai fermata

Terna: con 498 GWh prodotti a marzo e 477 GWh ad aprile, il trend geotermoelettrico è anzi in crescita rispetto all’anno scorso

[8 Giugno 2020]

Il lockdown imposto dal Governo a inizio marzo e prolungato per tutto il mese di aprile e l’inizio di maggio, per contenere la diffusione della pandemia da Covid-19, ha inciso in profondità sui consumi di energia elettrica nel Paese e messo l’accento sul ruolo delle energie rinnovabili come la geotermia.

Secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, a marzo la domanda di elettricità in Italia è stata di 23,7 miliardi di kWh, in diminuzione del 10,2% rispetto allo stesso mese del 2019; ad aprile 2020 il dato si è fermato invece a 19,9 miliardi di kWh, in diminuzione del 17,2% rispetto ad aprile 2019.

Più nel dettaglio, nel mese di marzo 2020 la produzione da fonti rinnovabili ha coperto il 36% della domanda, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (33%): in crescita le fonti di produzione idroelettrica (+32,1%) e geotermica (+3,3%); in flessione le fonti fotovoltaica (-13%), termoelettrica (-16%) ed eolica (-28,1%) rispetto all’anno precedente. Come mostra Terna, l’energia prodotta da fonte geotermica nel mese di marzo 2020 si attesta a 498 GWh

Ad aprile invece le fonti rinnovabili hanno coperto quasi la metà (47%) della domanda di energia elettrica, una performance in forte aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (36%): anche in questo caso Terna registra una crescita per la produzione geotermica (+1,1%), idroelettrica (+10,4%) e fotovoltaica (+26,9%); in flessione le fonti eolica (-14,3%) e termoelettrica (-21,4%), rispetto all’anno precedente. Resta in linea con il mese precedente l’energia prodotta da fonte geotermica, con 477 GWh prodotti ad aprile.

Come noto, tutta l’energia elettrica prodotta da geotermia in Italia arriva dalla Toscana, dove è presente il più antico complesso geotermico del mondo con 34 centrali geotermoelettriche dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. Sono circa 6 i miliardi di KWh prodotti ogni anno in Toscana, in  grado di soddisfare il 30% del fabbisogno energetico regionale, senza dimenticare il calore geotermico che riscalda più di 10 mila utenti residenziali, circa 30 ettari di serre e numerose aziende della filiera agroalimentare, floricola e della pelletteria locale. Un servizio essenziale per la collettività, che non si è fermato neanche nel pieno della crisi sanitaria da Covid-19.