Geotermia, fissata la data per il Consiglio regionale straordinario a Larderello

Mazzeo: «Avrà luogo il 24 luglio alle 15.30». Soddisfazione da parte dei cittadini di GeotermiaSì, che hanno sollecitato l’iniziativa: «Un'occasione unica»

[4 Luglio 2019]

Visto lo stallo che ancora attanaglia il comparto della geotermia a livello nazionale – e dunque in primis toscano – il movimento di cittadini GeotermiaSì ha chiesto un confronto politico sul tema di alto livello alla Regione Toscana, e in particolare un Consiglio regionale straordinario da tenersi nella capitale mondiale della geotermia, ovvero Larderello, accogliendo la disponibilità manifestata dal presidente Eugenio Giani: «Si sta creando una situazione davvero pazzesca – ha confermato Giani pochi giorni fa – È sconcertante che venga colpita una fonte rinnovabile che risponde al 30% del fabbisogno energetico (elettrico, ndr) della nostra regione. Il partito del no a tutto ha generato un danno incalcolabile alla Toscana, togliendo la geotermia dall’accesso agli incentivi per l’innovazione e la modernizzazione degli impianti. Per questa ragione terremo un Consiglio straordinario nei luoghi della geotermia: per assicurare la vicinanza dell’istituzione ai lavoratori e favorire le migliori condizioni di sviluppo per la Toscana».

Adesso, grazie anche all’attivismo dimostrato dai consiglieri regionali del territorio come Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni, c’è una data: «Il consiglio regionale straordinario sulla geotermia a Larderello avrà luogo il 24 luglio alle 15.30», afferma Mazzeo lasciando la conferenza di programmazione dei lavori dell’Aula che si è tenuta oggi a Firenze.

«Per i sindaci e le imprese sarà un’occasione unica e irripetibile per portare all’attenzione della politica e dei media le problematiche della geotermia – dichiarano i cittadini di GeotermiaSì – Andiamoci preparati esigendo risposte precise e facendo proposte concrete, che si faccia sentire forte la voce dei territori geotermici. Ringraziamo ancora i consiglieri regionali per la sensibilità e la sollecitudine dimostrata». L’incognita degli incentivi nazionali per la produzione di energia elettrica da geotermia, negati per la prima volta dal Governo con il decreto Fer 1 e in attesa di fumose novità nel Fer 2, lo stallo sul percorso autorizzativo per la nuova centrale geotermoelettrica Pc6 e il nodo degli appalti geotermici sul territorio per garantire la sopravvivenza dell’indotto sono tra i principali temi messi a fuoco dal movimento.

L. A.