Riceviamo e pubblichiamo integralmente

Geotermia, il Comune di Montieri sarà al Consiglio regionale straordinario di Larderello

Il sindaco Verruzzi: «Già nei prossimi giorni insieme agli altri sindaci, alle imprese ed ai territori dovremo pianificare e mettere in campo azioni definitive, per difendere un patrimonio ed un'economia alla quale l'area geotermica e la Toscana tutta non possono rinunciare»

[10 Luglio 2019]

La convocazione di un Consiglio regionale a Larderello, prevista per il prossimo 24 luglio, è sicuramente un fatto importante a dimostrazione di quanto il lavoro delle istituzioni e della società civile nel territorio geotermico abbiano contribuito a mantenere alta l’attenzione su questo tema perlomeno su scala regionale. Il Comune di Montieri ci sarà a Larderello e non potrebbe essere altrimenti in virtù della sua storia, per le sue scelte di questi anni e per le progettualità messe in campo tese e finalizzate, sopra ogni altra cosa, a cercare di veicolare questo importante territorio, unico nel panorama nazionale, fuori dai suoi confini, affrancandolo da un pericoloso provincialismo e cercando di guardare al futuro e di cogliere le sfide che questi tempi ci propongono e che ci obbligano a dotarci di una visione capace di mettere davvero a sistema le immense potenzialità e di riorganizzare l’azione sul territorio geotermico in virtù dei mutamenti di questi anni e di quelli che probabilmente ci investiranno nel prossimo futuro.

Sono le battaglie condotte che ci obbligano a partecipare rivendicando un ruolo importante nel e per il territorio all’interno di una cornice di profonda collaborazione e di importanti sinergie costruite e maturate con gli altri comuni geotermici.

È un dato importante il consiglio regionale a Larderello ma assolutamente non sufficiente in quanto i nodi da sciogliere rimangono molti, forse troppi, così come le incertezze ed i troppi cambi di direzione compiuti in questi anni a tutti i livelli.

La vera sfida a nostro giudizio si gioca su tre piani: quello regionale, certamente, al quale chiediamo, oggi più che mai, il coraggio di scelte che certifichino ed attribuiscano alla geotermia la centralità che merita nel panorama toscano, nazionale ed europeo verso il processo di decarbonizzazione che l’istituzione regionale stessa ha immaginato e pianificato; un altro è quello governativo, di peso ancor maggiore, e verso il quale si dovrà avere il coraggio di osare e di spingersi oltre le modalità con le quali abbiamo portato avanti sino ad oggi il confronto. Al tavolo convocato dal sottosegretario Crippa lo scorso 27 marzo, dopo settimane e settimane di mobilitazioni e di proteste veementi, grazie alle quali riuscimmo a catturare l’attenzione dell’opinione pubblica, non è stato dato seguito in quanto il sottosegretario stesso è venuto meno clamorosamente alla promessa di riunire il tavolo prima dell’estate per entrare ancor più nel merito delle questioni. I tavoli del MISE sono invasi da crisi aziendali e territoriali più o meno gravi e se non avremo la capacità e la forza di farci ascoltare davvero dubito che da Roma possano arrivare risposte che invece sarebbero doverose ed in tempi brevi.

Il terzo grande tema riguarda ENEL e quali vorranno essere le strategie future dell’azienda che, fino ad adesso, ha mantenuto un silenzio preoccupante e vissuto in disparte questa difficile fase. Un’azienda che oggettivamente sta rivedendo al ribasso i suoi piani per il territorio con un indotto in una preoccupante difficoltà e con la mancanza di certezze e di solide prospettive per il futuro. ENEL deve ai territori ed all’opinione pubblica delle risposte ed una presa di posizione chiara ed univoca su questo tema. E’obbligata in virtù di quanto ha ricevuto da questi luoghi e dalle sue genti.

Perciò accogliamo con favore la giornata che si terrà a Larderello ma già nei prossimi giorni insieme agli altri sindaci, alle imprese ed ai territori dovremo realmente pianificare e mettere in campo azioni definitive, questa volta, per difendere un patrimonio ed un’economia alla quale l’area geotermica e la Toscana tutta non possono rinunciare.

di Nicola Verruzzi, sindaco di Montieri