Pieroni: «La Regione segue con grande attenzione la questione geotermica»

Geotermia Sì, fondamentali gli incentivi Fer 2 «restando sempre nell’ambito del fattibile»

«Occorrerà evitare, in ogni sede di confronto, che alla fine il decreto si risolva in un atto inutilmente formale»

[23 Novembre 2020]

A due anni dalle imponenti manifestazioni di piazza che, prima a Larderello e poi a Santa Fiora sull’Amiata, chiedevano la re-introduzione degli incentivi nazionali alla produzione di elettricità da geotermia, le tempistiche sembrano finalmente farsi più definite. Secondo le ultime indicazioni arrivate dal ministero dello Sviluppo economico il decreto Fer 2 dovrebbe uscire dagli uffici governativi entro il mese in corso, per poi diventare operativo la prossima primavera. Non è però ancora chiaro un “dettaglio” fondamentale, ovvero la tipologia degli incentivi previsti: per questo dal movimento Geotermia Sì invitano a mantenere alto il livello d’attenzione.

«Sarà fondamentale – sottolineano dal movimento – il ruolo del tavolo tra Governo, Regione ed enti locali, che auspichiamo possa lavorare con responsabilità tenendo conto ed armonizzando le esigenze di tutti. Nel frattempo sarà interessante valutare quali saranno i contenuti del decreto relativamente al valori di emissioni previsti ed al tipo di impianti che saranno incentivati, ovvero in che misura gli attuali standard produttivi e livelli di emissione garantiti dalla geotermia tradizionale saranno presi in considerazione, e quanto saranno invece incentivati i cosiddetti impianti a ciclo binario che attualmente ci risulta siano sono solo un concetto del tutto teorico e finora mai concretamente realizzati» (il riferimento è qui a impianti binari a re-iniezione totale, mai concretizzati finora in Toscana, mentre un impianto binario da 1 MWe è presente già dal 2012 in cascata a Bagnore, come dettagliato anche da Arpat, ndr).

Dal Geotermia Sì precisano: «Non siamo contrari a che nel settore operino, quando possibile ed in modo armonico, anche altri operatori diversi da Enel, ma auspichiamo che nel decreto siano incentivate sempre e comunque le migliori pratiche di miglioramento tecnologico e gli obiettivi sempre più sfidanti in termini di sicurezza ambientale, pur restando sempre nell’ambito del fattibile e concretamente realizzabile. Occorrerà inoltre che al concessionario siano garantiti attraverso gli incentivi ritorni economici adeguati agli investimenti realizzati e che il decreto stesso possa definirsi come base concreta da cui partire per gestire il prossimo rinnovo delle concessioni. Questo per evitare che i suoi contenuti risultino alla fine essenzialmente aleatori e frutto dell’ennesimo compromesso politico. Occorrerà insomma evitare, in ogni sede di confronto, che alla fine, dopo averlo richiesto per anni, il Fer 2 si risolva in un atto inutilmente formale, una sostanziale beffa a danno dei territori geotermici e della loro economia».

Sotto questo profilo è incoraggiante la rinnovata collaborazione avviata tra la Regione Toscana – e nella fattispecie dal nuovo assessore regionale all’Ambiente, Monia Monni – e il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG): «La Regione segue con grande attenzione la questione geotermica – conferma il consigliere Andrea Pieroni – ed è tra i primi provvedimenti sul tavolo dell’assessora Monia Monni, che ha già compiuto passaggi significativi incontrando il presidente Emiliano Bravi ed una delegazione CoSviG, con i quali è stata concordata la convocazione di un tavolo di confronto su necessità e bisogni di tutti i territori della geotermia. Il percorso di collaborazione con la Regione Toscana è stato dunque riavviato. “La geotermia è un asset strategico per la produzione di energia elettrica, rinnovabile e sostenibile e rappresenta una priorità per affrontare la transizione energetica e combattere crisi climatica ed economica: sviluppo della geotermia significa anche occupazione», ha concluso Pieroni, che fa parte della commissione Sviluppo economico con competenze anche in materia di energia, che permetterà al consigliere pisano di «seguire la questione in maniera diretta».

L. A.