Pieroni: «L’approvazione definitiva arriverà con la prossima seduta»

Geotermia, via libera alla nuova legge dalla commissione Ambiente del Consiglio regionale

Si tratta di un testo coordinato con la Giunta. Marras: «Non c’è altra legge che abbiamo approvato che ha una capacità di intervento diretto nell'economia come questa»

[24 Gennaio 2019]

Dopo una lunga e articolata fase di gestazione sta per vedere la luce la nuova legge regionale sulla geotermia, che ieri ha tagliato un traguardo fondamentale: la commissione Ambiente del Consiglio regionale della Toscana ha infatti approvato ieri la proposta di legge n. 313 Disposizioni in materia di geotermia, e «l’approvazione definitiva – informa il consigliere regionale Andrea Pieroni – arriverà con la prossima seduta del Consiglio, prevista per il 29 e 30 gennaio prossimi».

La commissione Ambiente del Consiglio regionale ha infatti licenziato a maggioranza (astenute le opposizioni) il testo di legge mentre ha respinto la proposta presentata dal Movimento 5 Stelle, che a livello nazionale – attraverso lo schema di decreto Fer 1 elaborato dal ministero dello Sviluppo economico, retto dal vicepremier Luigi Di Maio – ha cancellato per la prima volta gli incentivi volti a favorire la produzione di energia elettrica da geotermia, da sempre incentivata in quanto fonte rinnovabile. Ritirata anche la proposta di intervento legislativo che il Partito democratico aveva presentato in materia: «Il tavolo di lavoro istituito all’interno della commissione ha svolto una sintesi e un approfondimento tali da produrre un testo coordinato», chiarisce il capogruppo Pd Leonardo Marras.

La nuova normativa regionale, frutto di un gruppo di lavoro congiunto Giunta/Consiglio guidato dal presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli, ha portato alla redazione di un testo coordinato che dal punto di vista ambientale – come recentemente ricordato dalla Giunta regionale – si articola attorno a tre pilastri: ridurre al massimo le emissioni in atmosfera attraverso gli abbattitori Amis, migliorare l’ impatto paesaggistico delle centrali e favorire sia il recupero del calore sia quello della CO2 rilasciata dalle centrali (reimpiegandola ad esempio a fini alimentari).

Il testo che ha ricevuto l’ok della Commissione si presenta come «una legge che ha come obiettivo quello di coniugare più ambiente e più sviluppo, di attrarre investimenti sul territorio e salvaguardare e creare posti di lavoro – commenta il consigliere regionale Antonio Mazzeo – Ora aspettiamo che anche il governo faccia la sua parte tornando sulle sue posizioni e ripristinando definitivamente gli incentivi per un settore strategico per l’economia del nostro territorio». Un punto sul quale insiste anche la consigliera regionale Alessandra Nardini: «Questo voto viene dopo le grandi mobilitazioni dei comuni toscani interessati, come quelli della Val di Cecina, dopo la scelta folle del Governo gialloverde di depennare la geotermia dal decreto Rinnovabili. Da Roma ancora non ci sono risposte, ma continueremo a fare pressioni al fine di garantire un futuro a interi territori, ai lavoratori e alle loro famiglie e far sì che il Governo faccia marcia indietro su una decisione sbagliata, che segnerebbe duramente i destini di migliaia di persone», come non hanno mancato di rimarcare ieri anche le segreterie regionali dei sindacati Filctem-Cgil, Glaei-Cisl e Uiltec-Uil con una posizione unitaria.

Il testo approvato ha «centrato l’obiettivo di coniugare la valorizzazione della risorsa e il suo corretto inserimento ambientale. Rappresenta – commenta Baccelli – uno strumento innovativo insieme all’accordo che dovrà essere siglato con Enel e alla prima istruttoria per la definizione delle aree non vocate. Non abbiamo affrontato solo la ricchezza che viene prodotta e di cui beneficiano, inevitabilmente, i soggetti concessionari, abbiamo anche messo a punto meccanismi virtuosi tali da permettere la creazione di nuove iniziative imprenditoriali legate alla geotermia ma non necessariamente di natura strettamente geotermica o tradizionale», ha spiegato Baccelli, riferendosi a progetti di teleriscaldamento. Come informano dal Consiglio regionale il presidente della commissione Ambiente ha dunque posto l’accento «sull’aspetto della stabilizzazione dell’assegnazione dei canoni da parte della Regione e su quella relativa alla governance grazie all’ingresso, da parte della stessa amministrazione, nel Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG)».

Più in generale, la nuova legge – aggiunge il capogruppo Marras – porta ad un «avanzamento delle politiche energetiche regionali» anche sottoponendo le nuove autorizzazioni a due condizioni essenziali: un miglioramento degli obiettivi ambientali «che sono fissati con dei valori», e si lega l’attività di produzione di energia elettrica ad una maggiore ricaduta in termini occupazionali: «Volessimo misurarla in termini di efficacia e di effetti sociali – conclude Marras – non c’è altra legge che abbiamo approvato che ha una capacità di intervento diretto nell’economia come questa».