Conclusa la prima edizione del premio Ir20 promosso dalla Regione Piemonte

Green economy, è Saturno il miglior progetto di ricerca in collaborazione tra pubblico e privato

A ritirare il premio Agostino Re Rebaudengo, in qualità di presidente di Asja capofila del progetto

[25 Maggio 2021]

Il premio Ir20 Piemonte, un’iniziativa lanciata dalla Regione per promuovere le eccellenze nel campo dell’innovazione e della ricerca, ha trovato nel progetto Saturno il miglior candidato per quanto riguarda la collaborazione tra pubblico e privato nell’ambito della green economy.

Nel corso della cerimonia di premiazione, che si è svolta ieri sera in diretta streaming dalla Galleria dei Re del Museo egizio di Torino, la presidente del Museo Evelina Christillin ha consegnato il premio ad Agostino Re Rebaudengo, presidente di Asja, in quanto capofila di un progetto che coinvolge in totale 23 partner – dalle Università di Torino e del Piemonte orientale a multiutility come Iren e Acea Pinerolese, passando per industrie leader nel settore bioplastiche come Novamont.

Il progetto Saturno è infatti risultato «particolarmente meritevole in quanto incentrato sulla ricerca attraverso un insieme integrato di azioni di carattere industriale sperimentale e innovativo; una soluzione concreta per un problema di particolare attualità quale la riduzione delle emissioni di CO2».

Più nel dettaglio, il progetto si fonda su tre pilastri che s’intrecciano tra loro. Il primo riguarda la realizzazione di una bioraffineria che, a partire dagli scarti organici della raccolta differenziata (Forsu) ricavi non solo elettricità, calore, biometano e compost – ottenibili anche dai “comuni” biodigestori anaerobici – ma anche idrogeno ed acidi carbossilici impiegabili per la sintesi di alcoli e metanolo; il secondo punta a recuperare i polimeri provenienti dal trattamento della Forsu, di separarli e di valorizzare le diverse frazioni in modo sostenibile; il terzo, infine, studia avveniristiche tecnologie per provare a catturare l’anidride carbonica prodotta da automotive e particolari casi di industria, così da evitarne l’emissione in atmosfera, e quindi di convertirla in carburanti, bio-fertilizzanti e materie prime utili all’industria chimica.