Idee green per l’economia circolare: i 13 i progetti vincitori di “Metti in circolo il cambiamento”

Riqualificazione di spazi pubblici, riuso di materiali di scarto, depurazione delle acque e tante altre proposte ideate da giovani “aspiranti imprenditori circolari”

[24 Novembre 2020]

Giovani energie creative per il futuro del Pianeta. Sono 13 le idee green che hanno superato la selezione del bando lanciato dal progetto “Metti in circolo il cambiamento” e sono state premiate oggi nel corso di una festa virtuale che ha visto la partecipazione dei giovani aspiranti imprenditori circolari, dei partner di progetto e degli amministratori dei Comuni coinvolti dal progetto.

I promotori di “Metti in circolo il cambiamento” – Associazione LVIA, Legambiente, associazione Eufemia, Confcooperative, WeMake, i FabLAb locali e  i Comuni di Torino, Firenze, Palermo, Cuneo, Castelbuono (PA), Borgo San Lorenzo (FI), l’Unione montana dei comuni del Mugello (FI), con il patrocinio di Forlimpopoli, il co-finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e il contributo della Fondazione CRC e della Fondazione CRT – dicono che si tratta di «Idee molto variegate, che declinano l’economia circolare in diversi settori produttivi: dalla depurazione delle acque alla valorizzazione dei materiali di scarto, dalla prevenzione della produzione di rifiuti all’offerta di opportunità di consumo e mobilità sostenibili, dall’educazione ambientale al recupero e riqualificazione di spazi pubblici e aree verdi. Nel corso di questi mesi funestati dalla pandemia, infatti, giovani provenienti da Sicilia, Toscana, Emilia Romagna e Piemonte, si sono incontrati (soprattutto virtualmente) e confrontati, hanno condiviso competenze e curiosità, hanno studiato il loro territorio, realizzato business plan e cercato soluzioni ingegnose e sostenibili per progettare nuovi modi di produrre, lavorare e vivere in sintonia con l’ambiente».

Le idee vincitrici sono state selezionate considerando la loro potenzialità nell’apportare contributi positivi al modello di economia circolare che il progetto vuole sostenere attraverso l’ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali, la lotta agli sprechi, la valorizzazione dei rifiuti, il cambiamento dello stile di vita dei consumatori, il miglioramento dei processi produttivi e manifatturieri, la promozione della mobilità sostenibile.

Le idee premiate sono:

Piemontes. Plastic Free Movida e RadioBici (Bicchieri vuoto a rendere in aree della movida distribuiti da una cargobike che è anche una vera e propria radio che pedala); WomanNature (Slip assorbente lavabile e riutilizzabile in tessuto naturale); TurinGoAt (rete di colonnine per la manutenzione delle biciclette utilizzabili tramite App o QR code per promuovere l’uso delle due ruote); Sgasà (eco furgoncino per diffusione dello sfuso itinerante)

Toscana. Rieco-Sì (punto raccolta materiali riutilizzabili da gestire in collaborazione con associazioni locali); CircleWay (App che promuove mobilità sostenibile e premia gli utenti con buoni da utilizzare in negozi e servizi virtuosi); #Seminaun (promozione della cura delle piante per sollecitare la conoscenza del loro ruolo per la nostra vita con sfide e confronti tra istituti scolastici).

Emilia Romagna. Art Èco (moda e artigianato sostenibile e antispreco); Ulisse (coltivazione controllata di alghe filtranti contro l’inquinamento e per diversi usi); Spazio 2030 (spazio sociale culturale per vivere gli obiettivi dell’Agenda 2030).

Sicilia. Agronfire (riuso scarti dell’industria agroalimentare: buccia d’arancia per produrre diavolina accendi fuoco); Sapori sicani (creazione di reti associative per la migliore gestione delle vendite e delle consegne per piccoli produttori e l’ottimizzazione dei servizi); Agrobiotics (Robotica e intelligenza artificiale al servizio della produzione di agrumi, per ridurre gli sprechi e ottimizzare i risultati).

I premi (3mila euro a progetto) serviranno a coprire i costi di servizi e/o beni utili alle fasi di sperimentazione, di prototipazione e dell’implementazione dell’idea. Inoltre, indirettamente, si contribuirà ad aumentare la consapevolezza sulle tematiche ambientali da parte della cittadinanza, promuovendo l’assunzione di responsabilità e l’attivazione per il cambiamento del settore istituzionale e produttivo.

Nicoletta Gorgerino di LVIA ha concluso: «Anche in questo periodo di pandemia, attraverso percorsi formativi personalizzati per giovani e l’organizzazione di momenti di scambio e dialogo con attori dei territori, che a diverso titolo si occupano di tutela ambientale ed economia circolare, ha favorito la progettazione di idee molto apprezzate dal Coordinamento Scientifico del progetto. Da nord a sud le competenze specifiche dei partecipanti si sono unite alla capacità di coinvolgere reti territoriali per pensare in maniera comunitaria a soluzioni ad alto contenuto tecnologico o alla rivisitazione di modelli tradizionali in grado di impattare positivamente sul contesto ambientale, culturale, sociale».