Il tema centrale di Ecoesione è lo studio del rapporto tra politiche sociali e ambientali

La sostenibilità è cooperazione: dall’Università di Pisa un gioco di ruolo per capirlo

D’Alessandro: «Stiamo cercando di coinvolgere anche le scuole del territorio»

[1 Settembre 2020]

I confini della sostenibilità possono essere pensati come un triangolo, i cui vertici siano occupati dalla dimensione ambientale, quella sociale e quella economica: non c’è sviluppo sostenibile senza equilibrio tra queste tre variabili, mentre sbilanciarsi solo verso un vertice porta al crollo dell’intera costruzione. Non a caso lo studio del rapporto tra politiche sociali e ambientali è anche il tema centrale di Ecoesione, un progetto del dipartimento di Economia e management dell’Università di Pisa appena finanziato dal ministero dell’Ambiente con circa 150mila euro per 18 mesi.

Da un lato verranno prese in esame le misure a sostegno dello sviluppo economico, dall’altro la questione del cambiamento climatico e dell’inquinamento. Da questo punto di vista – sottolineano dall’Ateneo toscano – una situazione tipica di conflitto è stato ad esempio il tentativo di aumento della introduzione della carbon tax in Francia, utile a ridurre le emissioni, eppure avversata dai Gilet gialli come ulteriore aggravio fiscale; una contraddizione stridente che, se non faremo attenzione alle ricadute del caso, potrebbe palesarsi anche nel nostro Paese in vista della prospettata (e necessaria) riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi (tra cui l’accisa agevolata per il diesel rispetto alla benzina).

«Vogliamo analizzare il rapporto tra le criticità ambientali dovute al cambiamento climatico, le politiche attuate per contrastarle, e i rischi sociali prodotti o aggravati da queste politiche, il tutto favorendo processi partecipativi e inclusivi», spiega il responsabile del progetto Simone D’Alessandro, economista affiliato al centro di ricerca Remarc (Responsible management research center) i cui ricercatori sono coinvolti nel progetto Ecoesione insieme ai colleghi del Centro interdisciplinare di Scienze per la Pace dell’Università di Pisa.

Tra le iniziative più originali previste dal progetto c’è la creazione di un gioco di ruolo per spiegare ai bambini il rapporto fra politiche ambientali e sociali con l’idea che si può vincere, ma solo tutti insieme. «Stiamo cercando di coinvolgere anche le scuole del territorio – racconta D’Alessandro (nella foto, ndr) – l’idea è che ogni bambino possa impersonare un ruolo, ad esempio l’imprenditore o l’attivista ambientale, ed avere degli obiettivi da raggiungere anche a scapito degli altri giocatori e tuttavia che si possa vincere che solo arrivando a soluzioni che tengano conto dell’interesse comune».

Un ulteriore obiettivo di Ecoesione è infatti lo sviluppo di una piattaforma online aperta da mettere a disposizione di tutti gli interessati, politici e istituzioni, per creare un modello di macrosimulazione capace di mostrare gli effetti delle diverse politiche sociali e ambientali. «Vorremmo che questo modello diventasse uno strumento di valutazione e decisione capace di definire e bilanciare strategie e obiettivi strategici», conclude D’Alessandro. Un prototipo di questo simulatore sarà presentato nel corso Bright-Night, la notte dei ricercatori, il prossimo 27 novembre.