La tassazione Ue prova di futuro per le imprese

La Commissione Ue riesaminerà la direttiva sulla tassazione dell'energia e il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere

[19 Maggio 2021]

La Commissione europea ha adottato una comunicazione sulla tassazione delle imprese per il XXI secolo  per promuovere un sistema fiscale robusto, efficiente ed equo nell’Unione europea e sottolinea che «La comunicazione delinea una visione sia a breve che a lungo termine per sostenere la ripresa dell’Europa dalla pandemia di Covid-19 e per garantire entrate pubbliche adeguate nei prossimi anni. Mira a creare un contesto imprenditoriale equo e stabile, in grado di potenziare una crescita sostenibile che sia fonte di occupazione nell’Ue e aumentare la nostra autonomia strategica aperta. La comunicazione tiene conto dei progressi compiuti in sede di discussione del G20/OCSE sulla riforma fiscale globale».

Presentando la nuova Comunicazione, Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo per un’economia al servizio delle persone, ha dichiarato: «La tassazione deve essere al passo con le nostre priorità e economie in evoluzione. Le nostre norme fiscali dovrebbero sostenere una ripresa inclusiva, essere trasparenti e chiudere la porta all’elusione fiscale. Dovrebbero anche essere efficienti per le imprese grandi e piccole. La comunicazione getterà le basi per un sistema di tassazione delle società in Europa adatto per il XXI secolo, aiutandoci a costruire una società più equa e sostenibile».

Entro il 2023 la Commissione Ue presenterà un nuovo quadro di riferimento per la tassazione delle imprese nell’Ue che ridurrà gli oneri amministrativi, eliminerà gli ostacoli fiscali e creerà un contesto più favorevole alle imprese nel mercato unico. Il quadro di riferimento “Business in Europe: Framework for Income Taxation” (BEFIT) costituirà un codice unico della tassazione delle imprese per l’UE consentendo una più equa allocazione dei diritti di imposizione fra Stati membri. BEFIT diminuirà gli oneri amministrativi, ridurrà i costi di conformità, minimizzerà le possibilità di elusione fiscale e sosterrà l’occupazione nell’UE e gli investimenti nel mercato unico. Sostituirà la proposta in sospeso relativa a una base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società, che sarà ritirata. La Commissione avvierà una riflessione più ampia sul futuro dell’imposizione nell’UE, che nel 2022 culminerà in un simposio fiscale sul tema “struttura dei sistemi fiscali dell’Ue in prospettiva del 2050”.

La nuova Comunicazione definisce «Un’agenda fiscale pratica per i prossimi 2anni, con misure intese a promuovere gli investimenti produttivi e l’imprenditorialità, a tutelare meglio le entrate nazionali e a sostenere le transizioni verde e digitale. Questo si basa sull’ambiziosa roadmap stabilita nel piano d’azione in materia fiscale, presentato dalla Commissione l’estate scorsa». Tra le misure la Commissione Ue segnala: «Garantire una maggiore trasparenza pubblica proponendo che alcune imprese di grandi dimensioni attive nell’UE pubblichino le loro aliquote fiscali effettive. Il ricorso abusivo alle società di comodo sarà contrastato anche con nuove misure anti-elusione; sostenere la ripresa riassorbendo la distorsione a favore del debito nella vigente imposizione delle società, che tratta in modo più favorevole il finanziamento delle imprese tramite debito rispetto al finanziamento tramite capitale. La proposta mirerà a incoraggiare le imprese a finanziare le attività mediante capitale proprio anziché mediante l’emissione di debito».

La Commissione Ue ha anche adottato una raccomandazione sul trattamento nazionale delle perdite che invita gli Stati membri ad autorizzare il riporto delle perdite per le imprese almeno all’esercizio fiscale precedente e assicura che «Questo si tradurrà in un vantaggio per le imprese che erano redditizie negli anni precedenti la pandemia, consentendo loro di compensare le perdite subite nel 2020 e nel 2021 con le imposte pagate prima del 2020. La misura sarà particolarmente favorevole per le PMI».

La comunicazione fa parte di un più ampio programma di riforma fiscale dell’Ue per i prossimi anni. A breve, la Commissione Ue presenterà misure per garantire una tassazione equa dell’economia digitale e proporrà un prelievo sul digitale, che fungerà da risorsa propria dell’Ue. Inoltre, la Commissione presenterà un riesame della direttiva sulla tassazione dell’energia e del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Carbon Border Adjustment Mechanism, CBAM), nel contesto del pacchetto “FitFor55” e del Green Deal europeo.

Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’economia, ha concluso: «E’ ora di ripensare alla tassazione in Europa. Mentre le nostre economie stanno passando a un nuovo modello di crescita supportato da NextGenerationEU, anche i nostri sistemi fiscali devono adattarsi alle priorità del XXI secolo. Il rinnovo delle relazioni transatlantiche offre l’opportunità di compiere progressi decisivi verso una riforma fiscale globale. Dobbiamo lavorare per cogliere questa opportunità, garantendo nel contempo che un accordo internazionale protegga gli interessi fondamentali dell’Europa. Oggi stabiliamo come sarà attuato un accordo globale nell’Ue e gli altri passi che intraprenderemo nei prossimi tre anni per aumentare la trasparenza fiscale e aiutare le piccole e grandi imprese a riprendersi, crescere e investire».