L’Associazione degli economisti ambientali si ritrova a Udine per un appuntamento da record

La 7° conferenza annuale, con la presidenza di Simone Borghesi, chiama a raccolta 135 ricercatori

[5 Febbraio 2019]

La ricerca scientifica rappresenta uno strumento essenziale per raggiungere un modello di sviluppo più sostenibile, e il meglio che il Paese ha da offrire – insieme a numerosi contributi di autori internazionali – si presenterà a Udine il 7 e 8 febbraio, durante la settima conferenza annuale della Iaere, l’Associazione italiana degli economisti ambientali che conta ormai 155 iscritti dopo anni di crescita costante.

A dirigere l’associazione è oggi Simone Borghesi, economista dell’Università di Siena nonché storica firma del nostro think tank redazionale (Ecoquadro), cui spetterà l’onore di presiedere nel pomeriggio del 7 l’Assemblea generale e il giorno 8 la sessione conclusiva, in cui verranno assegnati il premio al miglior poster presentato nella conferenza e quello al miglior paper presentato da un giovane studioso, grazie allo Young environmental economist award.

Quella udinese sarà una conferenza da primato per la Iaere, che ha registrato quest’anno un numero record di lavori inviati. Dopo l’introduzione ai lavori curata dagli organizzatori locali, Antonio Massarutto e Francesco Marangon dell’Università di Udine (insieme a Borghesi) parteciperanno infatti 135 studiosi italiani e stranieri tra cui – in qualità di keynote speakers – due autori di fama internazionale: Phoebe Koundouri dell’Università di Atene e Stefan Ambec della Toulouse School of Economics (qui il programma completo, ndr).

Al termine della conferenza Borghesi interverrà infine come relatore al convegno intitolato I cambiamenti climatici: sfide e opportunità per l’Italia e il Friuli Venezia Giulia, un incontro aperto in forma di talk show in cui si confronterà con la cittadinanza sulle politiche necessarie ad affrontare le problematiche poste a livello nazionale e regionale dal cambiamento climatico in corso.