Le buone pratiche urbane 2015 premiate a Ecomondo

Legambiente: «Le città possono essere culle di rigenerazione urbana e cantieri di innovazione»

[4 Novembre 2015]

A Ecomondo sono state premiate le “Best Practices 2015”, una iniziativa organizzata questa mattina a Rimini da Legambiente in collaborazione con Città Sostenibile – Fiera Ecomondo che sottolineano: «Le città si mettono in gioco dimostrando, attraverso buona volontà e scelte innovative, che le questioni ambientali e urbane si possono e devono affrontare. Il buon avvio della raccolta differenziata e del porta a porta che in molti territori italiani ha raggiunto ottimi risultati come a Milano, dove si attesta al 53,3%; Parma che raggiunge quota 66% e Macerata comune marchigiano con il 60,3% di raccolta differenziata».

Poi ci sono i progetti di mobilità sostenibile pensati per liberare i centri urbani dal traffico e dallo smog, riscoprendo un modo piacevole di muoversi ma anche di lavorare. L’esempio fatto è quello di Pony Zero Emissioni «una realtà che ha preso il via a Torino grazie alla Pony Zero, società nata nel 2013 con l’obiettivo rivoluzionare, con una logica ecosostenibile, il settore delle spedizioni usando la bici e contribuendo a ridurre le emissioni inquinanti della logistica urbana». Oppure c’è il Grab – il Grande Raccordo Anulare delle Bici, che secondo Legambiente «sarà il cuore pulsante della ciclopedonalità urbana romana con i suoi 44,2 km che uniranno i tanti luoghi di interesse della Capitale, periferie e centro storico».

Un’altra buona pratica della Capitale è  Il Bike to School, esperienza già testata e pensata per far andare i bambini a scuola in bicicletta in modo autonomo e sicuro. Ed ancora il bosco sociale per la città di Ferrara, un progetto che ha come obiettivo quello di realizzare e gestire un bosco di comunità, rilanciando tra le persone un maggiore senso civico e la rete dei CEAS (Centri di Educazione alla sostenibilità); oppure le social street, il primo esempio pilota di vicinato 2.0 che ha preso il via a Bologna.

Il tutto raccolto e illustrato nell’opuscolo “Ecosistema Urbano di Legambiente Best Practices XXII° Edizione” presentato oggi a Ecomondo.

Secondo Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente, «La rigenerazione urbana non è utopia Le buone pratiche premiate oggi dimostrano che le città possono essere davvero quei cantieri di innovazione capaci di creare lavoro rigenerando e conferendo qualità e sicurezza agli spazi pubblici e alle abitazioni. È nelle città che si gioca la partita più importante ma in questo cammino di rinascimento urbano, è fondamentale che via sia un piano nazionale che assegni alle città un posto di primo piano nell’agenda politica superando la frammentazione dei singoli provvedimenti e mostri una capacità politica di pensare un modo nuovo di usare il territorio e consumare l’energia, un altro tipo di mobilità a basso tasso di motorizzazione e con alti livelli di efficienza e soddisfazione, spazi pubblici più sicuri, più silenziosi, salutari e efficienti».

Il Cigno Verde sottolinea che «Sul fronte della mobilità nuova, sono tante le buone pratiche pensate per incentivare lo spostamento sulle due ruote ecologiche attraverso l’aumento di piste ciclabili, ma anche grazie ad app ad hoc per facilitare lo spostarsi città. Ecco allora la tangenziale delle biciclette, un anello ciclabile di 8 km lungo le strade bolognesi pensata dall’amministrazione comunale coinvolgendo anche associazioni di ciclisti, quartieri, e cittadini. La Velostazione, esempio per eccellenza di riconversione urbana che ha preso il via sempre a Bologna. Qui una vecchia autorimessa è diventata un parcheggio custodito per le bici aperto 7 giorni su 7. Inoltre è stata allestita una ciclofficina attrezzata per la manutenzione e riparazione, il bike caffè, il servizio di noleggio. Le bici piacciono anche a Pesaro, dove è stato lanciato il progetto della bicipolitana, la metropolitana delle bici che occuperà un’estensione di circa 70 km, con 14 itinerari ciclabili e ciclopedonali, e collegherà le zone periferiche al centro della città».

Non mancano buone pratiche che incentivano la mobilità dolce attraverso l’uso della tecnologia e dei telefonici come “TrafficO2”, un’app per smartphone che punta a ridurre traffico ed inquinamento, introducendo un sistema di premialità per chi sceglie lamobilità sostenibile. L’app è stata lanciata a Palermo. Oppure il Trasport Hub, pensato a Cosenza, un progetto strategico prevede la realizzazione di sei hub, ma per il momento ne verranno messi a punto solo quattro: si tratti di stazioni di interscambio dove i passeggeri trovano a disposizione i mezzi di trasporto pubblici, ma anche bici o car sharing.

Grazie all’impegno di cittadini e  amministrazioni, la raccolta differenziata decolla anche a Pordenone che è l’unico capoluogo di provincia a superare l’80% di rifiuti raccolti e differenziati, facendo segnare un ulteriore incremento rispetto al dato 2013: 85,4% (era al 81,1% lo scorso anno). C’è poi Mantova, città che più di ogni altra migliora le sue performance, registrando un calo del monte rifiuti prodotti. Se nel 2013 la città lombarda produceva 760 chilogrammi all’anno di spazzatura, tra le più alte in assoluto in Italia, nel 2014 ha invece fatto segnare 518,8 chili procapite annui. Segnali che dimostrano come a Mantova gli sforzi, in questi anni, di un’attenta programmazione stanno dando frutti visibili e concreti.

Per quanto riguarda la cittadinanza attiva: oltre al bosco sociale di Ferrara, Legambiente ha premiato anche le “Social Street”, un’iniziativa nata dall’esperienza del gruppo Facebook “Residenti in via  Fondazza, Bologna” nel 2013 e pensata per promuovere una maggiore socializzazione tra i vicini di casa e quartieri, per condividere necessità, scambiarsi professionalità e conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune. C’è, poi, l’impegno e la voglia di valorizzare il patrimonio comunale inutilizzato confrontandosi con i cittadini, come accade sempre nel capoluogo dell’Emilia Romagna e dove sul sito OpenData sono stati pubblicati gli immobili al momento non usati.

C’è anche chi ripensa i tempi della città migliorando la qualità della vita dei cittadini e quella urbana: a Bolzano il progetto “Tempi della Città” prevede interventi sui tempi e gli orari della città. Ad esempio sono stati armonizzati gli orari degli sportelli della pubblica amministrazione, delle banche, degli uffici comunali. L’iniziativa di maggiore rilievo è stata il “Giovedì del cittadino” che ha uniformato, a partire dal 2002, gli orari di apertura al pubblico di numerosi enti pubblici presenti in città. Tra le iniziative tuttora in corso nell’ambito del progetto anche Bolzano: 10 minuti da tutto, La città degli studenti al mattino, Osservatorio sui tempi della città, Tempi della scuola, Giovedì del cittadino, Banca del Tempo “Gries-S. Quirino”, Banca del Tempo “Oltrisarco-Aslago”, InterBanka Trentino-Alto Adige, Spazio giochi in piscina, Il Sabato di Oltrisarco, Centro Commerciale Naturale di Corso Libertà.

Oggi a Rimini  Legambiente ha rinnovato l’invito a partecipare alla presentazione di Ecosistema Urbano, che si terrà tra un mese, il 4 dicembre a Benevento. Il convegno, inizialmente previsto a fine ottobre nella città campana, è stato posticipato a dicembre a causa del maltempo che ha colpito gran parte dell’Italia e messo in ginocchio molto territori campani. Tra gli argomenti di cui si parlerà al convegno organizzato a dicembre si parlerà anche di rischio e dissesto idrogeologico.