Il Panda sottolinea l’importanza di «inserire l'ambiente tra i principi costituzionali»

Le linee programmatiche del Governo Conte convincono Wwf e ASviS

Giovannini: «Si tratta di un programma molto complesso, ci auguriamo che il nuovo Governo realizzi quanto annunciato»

[10 Settembre 2019]

Con 343 voti favorevoli e 263 contrari il Governo Conte bis ha incassato ieri la sua prima fiducia alla Camera, ed è atteso oggi dalla stessa prova nell’aula del Senato. Nel frattempo le linee programmatiche del nuovo esecutivo esposte ieri da Conte hanno però già riscosso moderato ottimismo nel mondo ambientalista, a partire dalla necessità dichiarata dal premier di inserire «tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale» la protezione dell’ambiente, delle biodiversità.

«Inserire l’ambiente tra i principi costituzionali  non solo per rafforzarne la tutela ma per rilanciare la sfida della sostenibilità al centro dell’agenda politico-istituzionale ed economica è una sfida su cui da tempo il Wwf lavora e che trova nelle parole del premier Conte il giusto rilievo», commentano dal Panda nazionale, che ricorda come questa sia una scelta coerente con l’evoluzione della Giurisprudenza costituzionale considerare l’ambiente come “valore trasversale costituzionalmente protetto” (Corte Cost. n. 407/2002 e n. 536/2002), integrando quanto stabilito dall’articolo 9 e inserendo la protezione dell’ambiente e della biodiversità nonché lo sviluppo sostenibile,  accanto alla tutela del paesaggio e dei beni culturali già prevista nella nostra Costituzione.

Del resto già nel 2013 l’associazione ambientalista rivolse un appello in tal senso al Governo e all’allora ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando: «Per fronteggiare in maniera equa ed efficace la crisi economica, ambientale e sociale del Paese – sottolineano oggi dal Wwf – occorre necessariamente legare lo sviluppo economico alle politiche di tutela e conservazione della natura e del capitale naturale, ripensando il Pil, i bilanci aziendali e i redditi, anche in virtù di una contabilità ecologica, ovvero considerando quante risorse naturali ed ecosistemi vengono trasformati e consumati».

Anche l’Alleanza per lo sviluppo sostenibile (ASviS) – che con i suoi oltre 230 aderenti è la più grande rete di organizzazioni della società civile in Italia – esprime «soddisfazione» per le dichiarazioni programmatiche pronunciate dal premier Conte alla Camera, un discorso che «mette al centro dell’azione del nuovo Governo una crescita economica che vada a beneficio di tutti, l’integrazione e la parità retributiva delle donne sui luoghi di lavoro e non solo, un Green new deal che trasformi il sistema produttivo italiano nel rispetto dell’ambiente e per la lotta al cambiamento climatico. D’altra parte, politiche orientate alla rigenerazione urbana, alla riconversione energetica e all’economia circolare vanno nella direzione indicata per tutta l’Unione europea dalla presidente eletta della Commissione europea Ursula von der Leyen».

«Si tratta di un programma molto complesso al quale l’Alleanza offre tutta la sua collaborazione, impegnandosi a verificarne l’attuazione – sottolinea il portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini – Questa richiederà un potenziamento del ruolo della Cabina di regia per il coordinamento delle politiche di sviluppo sostenibile istituita a Palazzo Chigi. Ci auguriamo che il nuovo Governo realizzi quanto annunciato, con particolare attenzione anche alla lotta contro la disoccupazione giovanile, la povertà economica ed educativa e la riduzione delle disuguaglianze».

È nel passo dalle promesse ai fatti che si misurerà la bontà del nuovo esecutivo, a maggior ragione perché le politiche espresse dal primo Governo Conte sono state molto lontane dagli impegni in fatto di sviluppo sostenibile espressi dai partiti a suo sostegno in campagna elettorale. Il Patto per l’ecologia promosso proprio dal Wwf e firmato sia da M5S sia Lega è naufragato infatti con un clamoroso dietrofront, mentre le principali provvedimenti elaborati dal precedente Governo – a partire dalla legge di Bilancio – sono stati sonoramente bocciati dell’ASviS: per riscattarsi il Conte bis dovrà davvero cambiare marcia.