Questa sera, ore 21.30, il webinar per parlarne con il ministro dell’ambiente Costa, Don Luigi Ciotti, Catia Bastioli, Cristina Fossi, Piero Pelù e Filippo Solibello

Legambiente festeggia 40 anni di impegno e di lotte ambientali intrecciate con la storia del Paese

8 milioni di cittadini coinvolti in Puliamo il mondo. 10.000 campioni raccolti da Goletta Verde, 4 neologismi entrati nel vocabolario: ecomafia, ecomostri, Terra dei fuochi e Grab

[20 Maggio 2020]

Legambiente oggi festeggia i suoi primi 40 anni di storia e di impegno per l’ambiente, un cammino iniziato nel lontano 20 maggio 1980 e che, con un impegno costante, l’hanno resa l’associazione ambientalista più diffusa in Italia. Battaglie su più fronti e temi, ma legate da un unico comun denominatore: la tutela e la valorizzazione dell’ambiente.

40 anni che si traducono di mobilitazioni di piazza, flash mob, campagne itineranti come Goletta Verde, Goletta dei laghi e Treno Verde, monitoraggi scientifici, iniziative territoriali, di solidarietà, di cittadinanza attiva come Puliamo il mondo o Spiagge e Fondali Puliti, di riscoperta del territorio e valorizzazione dei piccoli comuni come Voler Bene all’Italia, e che si intrecciano con la storia del Paese.  200mila le persone scese in piazza a Roma il 10 maggio 1986 per la manifestazione organizzata 15 giorni dopo la catastrofe nucleare di Chernobyl. 700 i Comuni che sempre nel 1986 approvarono la delibera comunale per vietare l’uso delle buste di plastica. 25mila bambini bielorussi, russi e ucraini ospitati in Italia per il soggiorno terapeutico post esposizione alle radiazioni nucleari. Diecimila campioni di acqua di mare monitorati dal 1986 con il laboratorio mobile di Goletta Verde. Dal 1988 col Treno Verde l’associazione ambientalista ha compiuto 270 tappe nelle città, quasi 2.000 ore di educazione ambientale per gli studenti, 4.300 ore di monitoraggio scientifico dello smog e del rumore. Nel 1990 600mila firme per la petizione “Fermiamo la febbre del pianeta” consegnate al ministro dell’Ambiente per chiedere impegni per ridurre le emissioni di gas climalteranti. Otto milioni di cittadini che hanno partecipato alle pulizie di Puliamo il mondo dal 1994.

ci sono poi le duemila le ordinanze di custodia cautelare emesse dal 2002 grazie al delitto di Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. Mille lenzuola con la scritta “No allo smog” stesi dai balconi del rione Tamburi, adiacente allo stabilimento siderurgico dell’Ilva, al lancio nazionale della campagna “Mal’aria” nel gennaio 2009, tre anni prima del sequestro dell’acciaieria.  E poi l’impegno nelle zone terremotate con cinquemila le opere d’arte recuperate tra le macerie dopo il violento terremoto che colpì nel 2009 la provincia de l’Aquila. Tremila beagle salvati nel 2012 grazie all’esposto che portò al sequestro dell’allevamento “Green Hill” di Montichiari (Bs). Diecimila chilometri in mare e 650 ore di monitoraggio dei rifiuti galleggianti dal 2013 con Goletta Verde. 13 laghi analizzati per la presenza di microplastiche dal 2016. 325 le spiagge monitorate dal 2014 contando e classificando, uno a uno, 250mila rifiuti trovati nella sabbia. Quattro i neologismi coniati, 2 inseriti nel vocabolario Zingarelli (ecomafia, ecomostri) e due nella Treccani (Terra dei fuochi, Grab – Grande raccordo anulare delle bici).

La cronologia e la storia in pillole di Legambiente sono sul sito https://www.legambiente.it/40anni/ dove sono raccolti anche foto, post e tweet del museo virtuale  di #legambiente40. In occasione del compleanno dei 40 anni, chi sosterrà la campagna Tartalove con una donazione minima di 5 euro riceverà in cambio il pdf dell’ebook “La nostra Italia” scaricabile dal sito di Legambiente.

Successi e mobilitazioni che saranno al centro anche del webinar in programma questa sera, ore 21.30, per festeggiare insieme i 40 anni dell’associazione in diretta sui siti internet e sulle pagine Facebook di Legambiente e La Nuova Ecologia. L’evento, moderato dal giornalista e conduttore di Caterpillar AM Radio2Rai Filippo Solibello, vedrà la partecipazione di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, il ministro dell’ambiente Sergio Costa, Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, Catia Bastioli, presidente del Kyoto Club, Cristina Fossi, professoressa dell’Università di Siena e il cantante rock Piero Pelù.

Il presidente nazionale di Legambiente,  Stefano Ciafani, conclude: «Tenacia e coerenza caratterizzano da sempre la nostra associazione che in questi 40 anni ha portato avanti tante battaglie ambientali indicando la strada da seguire fino all’approvazione di leggi importanti e alla costruzione di impianti, reti e infrastrutture.  Siamo convinti che il nostro Paese sarebbe stato profondamente diverso se, in questi quattro decenni, non ci fosse stata Legambiente. Non avrebbe avuto leggi importanti come quella sugli ecoreati o sull’inquinamento da plastica monouso, copiate dall’Europa. Sarebbe proseguito il dumping in mare dei rifiuti industriali autorizzato dalle istituzioni. La spiaggia dell’Isola dei Conigli di Lampedusa non sarebbe diventata una delle mete turistiche più famose al mondo. La Costiera Amalfitana, la Valle dei templi di Agrigento, il lungomare di Bari e di Castelvolturno e altri luoghi del Paese sarebbero ancora oggi deturpati da ecomostri. La cura del nostro Paese e la valorizzazione dell’ambiente devono essere una priorità per i cittadini così come per l’agenda politica di qualunque Governo. Il periodo difficile che l’Italia sta vivendo, colpita dal coronavirus, dimostra ancora una volta quanto l’ambiente sia una questione prioritaria da affrontare e non più rimandabile. Non si perda dunque questa importante occasione per far ripartire davvero il Paese in una chiave green e per farlo il primo passo da fare è quello di ripensare e ridisegnare le grandi città, le più a rischio per le conseguenze dei cambiamenti climatici. Legambiente continuerà il suo cammino promuovendo stili di vita sostenibili e indicando la strada giusta alle istituzioni e alle imprese».