L’Italia e il Goal 8: lavoro dignitoso e crescita economica (VIDEO)

Serve un patto per l’occupazione giovanile. Neet al 24,4%, nell'Ue 14%. In Sicilia e Calabria 42%

[22 Ottobre 2018]

Prosegue la campagna ASviS “Un Goal al giorno”, che fornisce un’analisi tematica tratta dal Rapporto ASviS 2018 sulla posizione italiana e regionale rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.  
La campagna durerà 17 giorni, uno per ogni SDG. Puoi seguirla anche su Facebook e Twitter usando gli hashtag 
#RapportoASviS e #1Goalxgiorno.
Oggi parliamo del Goal 8: “Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti”. 

 

Il Rapporto ASviS 2018 rileva un complessivo peggioramento nel Goal 8 in Italia. Se è vero che negli ultimi anni è aumentata l’occupazione, il tasso di disoccupazione è ancora quasi doppio rispetto ai livelli pre-crisi e una parte della nuova occupazione ha caratteristiche di frammentarietà e precarietà; in particolare sono molto aumentati il numero e la quota di contratti part-time per ragioni economiche (non per scelta del lavoratore). A livello territoriale, peggiora il tasso di disoccupazione e della quota di persone tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano (Neet).
Nell’ultimo anno, la normativa italiana sul lavoro e la crescita economica hanno fatto passi in avanti, concentrandosi sulle misure per incentivare la produttività, promuovere l’imprenditorialità, superare gli squilibri territoriali e migliorare la condizione giovanile nel mercato del lavoro.
Secondo l’Alleanza, è urgente la definizione di un piano pluriennale che metta a fattor comune tutte le azioni volte a sostenere l’occupazione giovanile. È necessario anche potenziare l’efficienza del sistema produttivo nel combinare i fattori capitale e lavoro. Infine, si propone di riallocare le risorse degli attuali sussidi dannosi per l’ambiente per incentivare l’economia sociale e solidale.

L’indicatore composito elaborato dall’ASviS per il Goal 8 evidenzia un significativo peggioramento tra il 2010 e il 2012, seguito da un modesto incremento. Complessivamente, il composito mostra una situazione peggiore rispetto al 2010. Si tratta di un indicatore fortemente influenzato dal ciclo economico. Infatti, dopo il forte peggioramento degli anni 2011-2012, in cui erano aumentati il tasso di mancata partecipazione al lavoro e la quota dei giovani Neet, nel biennio 2014-2016 si osserva un lento recupero, trainato dall’aumento dell’occupazione.

Rispetto al tema del lavoro e della crescita economica la situazione rispetto al 2010 peggiora drasticamente in tutte le regioni italiane. Ciò è dovuto al peggioramento della maggior parte degli indicatori elementari e in particolare del tasso di disoccupazione e della quota di persone tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano (Neet), che nel 2016 si attestava al 23,4% contro una media europea del 14%. La Puglia, la Sicilia e la Calabria registrano una situazione peggiore rispetto alla media italiana, soprattutto a causa del tasso di mancata partecipazione al lavoro che per la Sicilia e la Calabria nel 2016 si attestava intorno al 42% rispetto a una media nazionale del 21,6%.

di ASviS

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