Nuovo depuratore a Rosignano, 2,7 milioni di euro per servire fino a 60mila abitanti

Il nuovo impianto garantisce il trattamento dell’intera portata fognaria affluente anche nei periodi di punta estivi

[4 Aprile 2019]

I lavori al nuovo impianto di depurazione sono iniziati il 27 aprile 2016, e dopo 3 anni da quest’importante investimento per il territorio – 2,7 milioni di euro l’ammontare totale – si possono iniziare a raccogliere i frutti: terminati con la fine di marzo anche gli ultimi collaudi funzionali il 9 aprile (ore 10 a Rosignano Solvay, via Aurelia Km. 290) ci sarà il taglio del nastro alla presenza delle autorità.

Grazie alla nuova linea di trattamento il depuratore potrà servire un bacino fino a 60mila abitanti equivalenti, garantendo così il trattamento dell’intera portata fognaria anche nei periodi di punta estivi, producendo reflui depurati conformi ai parametri previsti dalla legge e al tempo stesso, grazie alle tecnologie di ultima generazione impiegate, consentendo di ridurre al massimo i cattivi odori verso le abitazioni vicine.

«Abbiamo raggiunto un obiettivo importante per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile del territorio – spiega il presidente del Consiglio di gestione di Asa, Nicola Ceravolo – L’azienda ha realizzato l’ampliamento del depuratore di Rosignano Solvay con una nuova linea di trattamento dotata di una tecnologia innovativa e una serie di interventi di ottimizzazione della linea esistente per una capacità totale di 45mila abitanti equivalenti. Inoltre il comparto pretrattamenti e le strutture edili della nuova sezione biologica a cicli alternati sono state dimensionate per un eventuale ulteriore aumento della capacità depurativa fino a 60mila abitanti equivalenti».

Grazie alla nuova linea inoltre si dispone di maggiori quantitativi di acque reflue depurate idonee all’ulteriore affinamento qualitativo presso il limitrofo impianto terziario  Aretusa, che ne finalizza il riuso industriale presso lo stabilimento Solvay, con il conseguente risparmio delle acque di falda di buona qualità da destinare con priorità agli usi idropotabili; lo scarico nella condotta sottomarina avverrà raramente e comunque nei limiti ammessi dalle autorizzazioni ambientali, incrementando così la salvaguardia della balneabilità.

«Si tratta di un’opera estremamente importante per il Comune – conclude il sindaco Alessandro Franchi (nella foto, ndr) – alla quale abbiamo lavorato intensamente come amministrazione perché migliora la capacità depurativa e permette il recupero a fini industriali di un ulteriore milione di metri cubi d’acqua dolce attraverso l’impianto Aretusa per il Comune si colloca nel più ampio contesto della pianificazione strategica e urbanistica del territorio, per assicurare uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, e si aggiunge ai numerosi interventi sulla rete fognaria che abbiamo fatto grazie alla collaborazione di Asa, come la realizzazione della fognatura a Nibbiaia, la separazione della acque bianche e nere a Rosignano Solvay, la mappatura per la verifica degli allacci allo Scoglietto e a Castiglioncello, e attualmente il rifacimento dei sottoservizi nelle zone che stiamo riqualificando come via Fucini a Castiglioncello e Piazza Repubblica a Rosignano Solvay».