Ora per gli italiani sono i cambiamenti climatici la più grave minaccia a livello globale

Più del terrorismo islamico o della crisi economica. L’analisi di Ipsos e Istituto per gli studi di politica internazionale

[24 Dicembre 2018]

L’anno che sta per concludersi ha cambiato in modo sensibile la percezione degli italiani sulle minacce più gravi cui è necessario far fronte a livello nazionale e globale, almeno secondo i risultati raccolti nel sondaggio Ipsos appositamente elaborato per Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale. Con un nuovo primato: «Per la prima volta i cambiamenti climatici rappresentano per gli italiani la minaccia più rilevante a livello globale compiendo un balzo considerevole in termini percentuali, dal 13 al 28%» dei rispondenti al sondaggio.

Al secondo posto c’è il terrorismo di matrice islamica, che risulta però ormai in calo da diverso tempo (nel 2015 era 38%, oggi al 16%), seguito dalle disuguaglianze nel mondo (13%); solo dopo arrivano la crisi economica (11%) e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump (8%). Ma oltre ai dati assoluti è importante sottolineare il trend degli ultimi anni: guardando alle minacce a livello globale percepite dagli italiani i cambiamenti climatici sono in assoluto l’elemento più in crescita, seguiti dalle disuguaglianze.

A livello nazionale invece la minaccia percepita come più grave arriva dal portafogli: «I problemi legati all’economia – argomentano dall’Ispi – sono ancora percepiti come la principale minaccia per il nostro paese e risultano in crescita rispetto lo scorso anno. Il dato di questa rilevazione (55%) è il più alto dopo quello del 2014 (67%). L’economia, con la preoccupazione per la tenuta dei conti pubblici e per l’innalzarsi dello spread, continua a rappresentare la maggiore preoccupazione per più un italiano su due. L’immigrazione si conferma al secondo posto tra i rischi per il nostro paese, anche se risulta in netta diminuzione, dal 23% al 16%. Al terzo posto troviamo un tema correlato a quello economico, ossia lo scontro tra Italia e Unione europea che si è sviluppato soprattutto attorno alla manovra del governo italiano; l’11% degli italiani pensa che sia la maggiore minaccia per l’Italia. In netto calo rispetto al passato è invece il dato relativo al terrorismo come minaccia per l’Italia (dal 12% al 6%)».

Peccato però che nel contesto tracciato da Ipsos non ci sia modo di sapere come due tra le più gravi minacce “globali” – ovvero cambiamenti climatici e disuguaglianze – vengano declinate nella percezione degli italiani a livello nazionale, perché nel sondaggio non compaiono. Eppure cambiamenti climatici e disuguaglianze sono entrambi fenomeni centrali in Italia.  L’Ispra ha recentemente certificato come il 2018 si stia ormai avviando a diventare l’anno più caldo da due secoli per il nostro Paese, che peraltro si sta riscaldando ancora più velocemente della media globale, mentre non è difficile individuare nelle crescenti disuguaglianze sociali ed economiche il principale motore del rancore che pervade sempre più l’Italia. L’unica soluzione possibile all’orizzonte, che sappia coniugare una risposta comune ai due problemi, è quella di uno sviluppo più sostenibile: peccato che le istituzioni nazionali si stiano muovendo in direzione opposta.