Bianco: «Le riforme previste dal Pnrr serviranno da spinta per tutto il settore delle multiutility»

Per Iren il primo trimestre 2021 è stato il migliore di sempre

Boero: «Particolarmente positivo il contributo delle società acquisite nel 2020, I.Blu e Unieco, che ci hanno consentito di ampliare il perimetro operativo e sviluppare nuove filiere di business»

[13 Maggio 2021]

Il cda della multiutility (a maggioranza pubblica) Iren ha approvato oggi i risultati consolidati dal gruppo al 31 marzo, che certificano un forte incremento di tutti gli indicatori economici: «Approviamo il trimestre con la maggior crescita assoluta e relativa nella storia di Iren», dichiara l’ad Massimiliano Bianco.

In particolare la ripresa dello scenario energetico, un quadro climatico più favorevole e il contributo positivo dal consolidamento di I.Blu e Unieco abbiano consentito di assorbire gli effetti della pandemia.

Il margine operativo lordo (Ebitda) ammonta ad esempio a 312,9 milioni di euro, in significativo aumento (+14%) rispetto al corrispondente periodo 2020; idem per il risultato operativo (Ebit), in aumento del 26,7%.

Complessivamente, i ricavi consolidati al 31 marzo 2021 si attestano pari a 1.140,1 milioni di euro in aumento del +5,8% rispetto ai 1.077,2 milioni di euro del 1° trimestre 2020; un incremento che «registra una variazione di circa 35 milioni di euro conseguente alla variazione di perimetro dell’area Ambiente,relativa a I.Blu e alle società divisione Ambiente Unieco, acquisite nel secondo semestre 2020».

Infatti nel settore Ambiente di Iren i ricavi sono stati 217,2 milioni di euro, in aumento del +21,1% rispetto ai 179,4 milioni del 1°trimestre 2020. «L’incremento – spiegano dal gruppo –  è sostanzialmente dovuto all’ampliamento del perimetro di consolidamento correlato alle società I.Blu (+11 milioni di euro circa) consolidata da agosto 2020 e alle società della divisione Ambiente Unieco (+24 milioni di euro circa) consolidate dal 1° novembre 2020».

Quella di Unieco in particolare è un’acquisizione che ha permesso ad Iren di ampliare considerevolmente il proprio raggio d’azione: con quest’investimento, ad esempio, in Toscana il gruppo Iren è entrato da protagonista in numerose realtà attive nell’economia circolare come Csai, Futura, Rimateria, Scarlino Energia, Sei Toscana e Sienambiente.

«Gli straordinari risultati di crescita appena approvati evidenziano la qualità del modello multibusiness, ove tutti i settori in cui è attivo il gruppo apportano una marginalità positiva nel trimestre – commenta il presidente Iren, Renato Boero – Particolarmente positivo, inoltre, il contributo delle società acquisite nel 2020, I.Blu e Unieco, che ci hanno inoltre consentito di ampliare il perimetro operativo e sviluppare nuove filiere di business».

Sempre per quanto riguarda la divisione Ambiente di Iren, in questo primo trimestre 2021 risultano inoltre «in aumento i ricavi energetici e i ricavi da servizi di raccolta mentre registrano una flessione i ricavi da smaltimento e le attività di intermediazione e gestione dei rifiuti speciali».

E per l’immediato futuro? «Nel corso dell’anno prevediamo un’importante accelerazione nello sviluppo impiantistico in ottica di economia circolare e nelle attività di efficientamento energetico che rappresentano due tra i pilastri del Pnrr e che ci consentono di giocare un ruolo di primaria importanza nel panorama nazionale. Le riforme previste dal Pnrr, ancor più dei fondi stanziati, serviranno da spinta per tutto il settore delle multiutility», conclude Bianco.