Per la presidenza Rimateria il sindaco Ferrari indica Francesco Pellati, già presidente Lega Nord Toscana

Ora inizierà il percorso formale. Il sindaco: «È ormai chiaro a tutti quanto questo ruolo sia delicato e cruciale per le sorti dell’azienda»

[30 Agosto 2019]

Claudia Carnesecchi ha presentato a giugno le proprie dimissioni da presidente del Consiglio d’amministrazione di Rimateria, e da allora l’azienda attiva a Piombino nell’economia circolare è in attesa che il Comune di Piombino – in quanto socio di maggioranza Asiu – indichi il suo successore: questo nome è arrivato oggi dal sindaco Ferrari, e si tratta di Francesco Pellati.

«È una persona di grande spessore – dichiara il sindaco Francesco Ferrari – e con una lunga esperienza nel mondo aziendale e associazionistico, per questo credo che possa ricoprire efficacemente la carica. È ormai chiaro a tutti quanto questo ruolo sia delicato e cruciale per le sorti dell’azienda: sono necessarie grandi doti manageriali e di mediazione per gestirne il futuro e credo fermamente che Pellati le possieda».

L’83enne Pellati è nato a Genova il 1 gennaio del 1936, nella stessa città in cui nel 1961 si è poi laureato in Giurisprudenza. Da allora ha collezionato un ampio e importante ventaglio di esperienze aziendali, con un particolare accento nel ramo della pelletteria, che sono state ampiamente documentate nella nota stampa diffusa dal Comune di Piombino, dalla quale non emergono però precedenti ruoli nel ramo della gestione rifiuti che attiene all’azienda Rimateria. Nessun cenno neanche all’esperienza politica di Francesco Pellati, che pure è stata significativa: fino a pochi anni fa ricopriva il ruolo di presidente della Lega Nord Toscana (nella foto un evento del 2016, ndr).

«Come noto – continua Ferrari – ho ritenuto opportuno incontrarmi informalmente con i soci privati per conoscere la loro opinione riguardo la nostra proposta prima di avviare il procedimento ufficiale, così da ridurre le possibilità di un veto da parte loro. Navarra e Unirecuperi si sono dimostrati favorevoli, adesso inizieremo il percorso formale»; dopo le polemiche dei giorni scorsi con gli altri Comuni soci di Asiu il sindaco Ferrari sottolinea oggi che ha anche già informalmente comunicato il nome di Francesco Pellati ai sindaci di Campiglia Marittima, San Vincenzo, Sassetta e Suvereto.

«La posizione della mia amministrazione – conclude il sindaco Ferrari – riguardo il futuro della discarica di Ischia di Crociano è chiara e ferma: no al raddoppio dei volumi. Abbiamo fatto e faremo tutto ciò che è in nostro potere per impedire il progetto, fermo restando che la decisione è competenza della Regione Toscana. Per questo abbiamo scelto una figura che condivide questa visione e che, allo stesso tempo, abbia le competenze e l’esperienza necessarie a traghettare l’azienda in un momento così complesso, qualunque sia il futuro che si prospetterà».

In particolare il Comune di Piombino ha inviato un mese fa alla Regione Toscana due atti per opporsi al rilascio della Valutazione d’impatto ambientale (Via) circa il progetto di risanamento ambientale e riqualificazione paesaggistica relativo alla presenza delle quattro discariche già esistenti – di cui una incontrollata, la LI53 – all’interno del perimetro di 58 ettari di pertinenza Rimateria (a loro volta adiacenti a un Sin di 900 ettari). Come di pubblico dominio, il progetto industriale dell’azienda non prevede né di ampliare né tanto meno di raddoppiare questi 58 ettari, ma di prenderli in carico trasformando un’area di discarica incontrollata già presente in una controllata.

Al proposito dal Comune di Piombino segnalano che «entro lunedì 26 agosto, Rimateria avrebbe dovuto presentare le sue osservazioni all’ufficio Via della Regione Toscana riguardo il progetto di raddoppio dei volumi della discarica di Ischia di Crociano. Il termine è scaduto e alla Regione è pervenuta, invece, una richiesta di proroga al 30 settembre», una richiesta motivata con «il cambiamento di indirizzo politico del Comune di Piombino, l’assenza di un presidente, oltre ai nuovi documenti che abbiamo fatto pervenire alla Regione Toscana in cui si ritira il parere positivo fornito dalla precedente amministrazione», cambiando di fatto il contesto di riferimento. Per il sindaco Ferrari si tratta invece di «motivazioni pretestuose», e intima dunque alla Regione Toscana di respingere la richiesta.