Piombino, passi avanti per la 398: ecco le risorse per il progetto di fattibilità del secondo lotto

Corsini: «L’intervento permetterà un drastico miglioramento delle modalità di accesso al porto»

[17 Dicembre 2018]

Si trascina ormai da molti anni la vicenda della 398, la bretella d’accesso alla più importante infrastruttura di Piombino – il suo scalo portuale – che ancora manca, azzoppando un intero territorio. Si registrano però piccoli passi avanti per quanto riguarda il secondo lotto dell’opera: dopo aver intascato  l’approvazione da parte del Cipe della prima parte del potenziamento della superstrada dalla Geodetica a Gagno, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e il Comune di Piombino fanno un altro passo in avanti e stanziano a bilancio  sino a 21 mila 780 euro a testa per affidare l’incarico di redazione dello studio di fattibilità relativo alle alternative progettuali per la definizione del tracciato Gagno – Porto.

Come spiegano dal Comune di Piombino si tratta di un’intesa con la quale i due enti si impegnano a reperire le caratteristiche del tracciato, a verificarne l’efficacia e la fattibilità e a valutarne con maggior dettaglio i costi anche ai fini del reperimento delle risorse. Starà all’Autorità di Sistema a realizzare le procedure di affidamento dell’incarico.

«Riteniamo sia un primo passo importante verso la risoluzione dei problemi di ultimo miglio di cui soffre lo scalo», ha dichiarato il presidente della Port Authority, Stefano Corsini, aggiungendo che  «l’intervento permetterà un drastico miglioramento delle modalità di accesso al porto, alla zona industriale ed al centro abitato, per le provenienze dall’autostrada A12 (svincolo di Venturina-Piombino), così come un miglioramento delle modalità di uscita dal porto e dal centro abitato in direzione dell’autostrada A12 anche ai fini della sicurezza condizionata dalla presenza di una unica via di collegamento da e per la città».

Dal punto di vista della sostenibilità – ambientale, sociale ed economica – non sarà comunque indifferente, come abbiamo più volte argomentato su queste pagine, il modus operandi col quale l’attesa opera viaria sarà completata, con particolare attenzione ai materiali impiegati per la realizzazione: come noto nell’area industriale di Piombino sono presenti milioni di tonnellate di rifiuti riciclabili, che potrebbero e dovrebbero trovare applicazione come materie prime seconde in sostituzione di quelle vergini.