Rifiuti, Mazzeo in visita alla Geofor: «Obiettivo autosufficienza regionale per lo smaltimento»

Il presidente del Consiglio regionale ringrazia i lavoratori dell’azienda: «Anche nella pandemia non hanno mai fatto mancare ai cittadini un servizio essenziale»

[28 Gennaio 2021]

Il neo-amministratore unico di Geofor, Rossano Signorini, ha accolto oggi in azienda il presidente del Consiglio regionale: Antonio Mazzeo ha incontrato alcuni dipendenti dell’azienda, sottolineando l’importanza fondamentale del lavoro svolto da tutti, impiegati e operatori, in questo difficilissimo periodo di emergenza sanitaria.

«Ho voluto ringraziare di persona e a nome di tutto il Consiglio regionale questi lavoratori – spiega Mazzeo –, perché anche in una situazione così difficile come quella che stiamo vivendo a causa della pandemia, non hanno mai fatto mancare ai cittadini un servizio essenziale come quello della raccolta e smaltimento dei rifiuti». Geofor è infatti l’azienda che da molti anni si occupa dei servizi di igiene urbana nell’area pisana, ruolo che dall’inizio dell’anno ricopre ancora ma nella nuova veste di Società operativa locale (Sol) di Retiambiente, il nuovo gestore unico per l’Ato costa.

«Per noi è stato un privilegio ricevere la visita istituzionale del presidente Mazzeo –  ricambia Signorini – È un profondo conoscitore del territorio e del settore in cui operiamo. Gli siamo quindi particolarmente grati per aver scelto di raggiungerci presso la nostra sede di Pontedera e conoscere più da vicino alcuni aspetti della nostra realtà».

L’incontro è stata anche occasione per fare il punto sulla situazione del sistema toscano di raccolta, smaltimento e riuso dei rifiuti. «L’obiettivo come Regione – sintetizza Mazzeo – è arrivare il prima possibile a una condizione di autosufficienza regionale per lo smaltimento, sia adeguando le necessità impiantistiche, sia attraverso un approccio di economia circolare che punti su una riduzione dei rifiuti e su un loro sempre più ampio riuso come materie prime seconde».

Su entrambi i fronti è importante migliorare. Nonostante in Toscana siano già presenti numerose realtà d’eccellenza nel campo dell’economia circolare, il sistema nel suo complesso sconta ancora importanti lacune sia sotto il profilo di gestione dei rifiuti urbani sia per quello degli speciali.

Si stima infatti che almeno 8.760 tir carichi di spazzatura valichino ogni anno i confini regionali, con elevati costi ambientali (si pensi solo al relativo traffico e smog) oltre che per le aziende e per i cittadini (in termini di Tari più salate) per trovare impianti in grado di gestirli.

Un passo fondamentale per migliorare la situazione sta nell’approvazione di un nuovo Piano regionale rifiuti e bonifiche (Prb), compito che la scorsa legislatura regionale non è riuscita a portare a compimento e che adesso risulta dunque ancora più urgente: «Il percorso di approvazione di un Prb occupa almeno un anno, se siamo bravi e veloci», ha già avuto modo di spiegare su queste colonne l’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni, che sta lavorando alla stesura del Piano.

L. A.