Rimateria, dal Comune di Piombino il bando per i carotaggi: base d’asta 27mila euro

Bezzini: «I cittadini meritano di sapere». Ma l’iniziativa rischia di rivelarsi al più superflua

[23 Aprile 2020]

Sarà di 27mila euro la base d’asta del bando che il Comune di Piombino avvierà «a breve» per concretizzare l’annosa promessa avanzata dal sindaco Francesco Ferrari in campagna elettorale, quella di realizzare carotaggi nella discarica Rimateria.

I lavori, spiegano dal Comune, prevedono otto carotaggi con una profondità di 15 metri e la relativa analisi fisico-chimica del materiale estratto. L’inizio dei lavori è previsto entro 60 giorni dall’assegnazione del bando: i tecnici dell’azienda aggiudicataria saranno affiancati dai professionisti di Rimateria per assicurarsi che la procedura vada avanti senza danni per l’impianto, un soggetto terzo sovrintenderà a tutto il procedimento.

«È stato un percorso impegnativo, e ancora non è finito, ma indispensabile per eseguire le analisi su un impianto che costa così tanto alla città in termini di salute e qualità della vita. I cittadini meritano di sapere: era uno degli impegni che avevamo preso con la città e l’abbiamo mantenuto», commenta Carla Bezzini, assessore comunale all’Ambiente.

Il riferimento è all’operazione “Dangerous trash”, scattata a Livorno nel dicembre 2017 con un blitz – condotto dalla Dda di Firenze insieme ai Carabinieri forestali – nelle aziende Lonzi Metalli e Ra.Ri, ipotizzando che a partire dalle due società circa 200mila tonnellate di rifiuti siano state smaltite in discariche (tra le quali quella gestita da Rimateria) in modi non conformi alla legge: come noto, per gli inquirenti i rifiuti sarebbero stati pericolosi ma gestiti e conferiti in discarica non come tali.

Ad oggi il relativo procedimento penale è ancora in attesa dell’udienza preliminare, slittata rispetto alla data del 6 aprile a causa dell’emergenza Covid-19; nel frattempo la stessa Rimateria ha scavato decine di buche nell’impianto di discarica (con prelievo di materiale), ma per metterlo in sicurezza attraverso la realizzazione della rete di captazione del biogas.

L’iniziativa portata avanti dal Comune di Piombino rischia così di rivelarsi al più superflua, sotto il profilo sia formale sia sostanziale. In questi due anni e mezzo, infatti, la magistratura non ha mai rilevato la necessità e/o l’utilità di effettuare carotaggi nella discarica per rifiuti non pericolosi gestita Rimateria. Che cosa potrebbero provare? Anche se scavando dovessero emergere dei rifiuti pericolosi ciò non potrebbe dare alcuna indicazione utile sull’effettiva composizione e pericolosità dei rifiuti presenti nell’impianto. Tra i rifiuti pericolosi, ad esempio, rientrano tra gli altri barattoli di vernice, batterie, olio esausto da cucina, bombolette spray; tutti rifiuti che purtroppo affollano anche i cestini dell’indifferenziata (mentre andrebbero consegnati alle isole ecologiche), che non per questo vengono però additati come bombe ecologiche. Quel che conta sono le soglie di concentrazione.

Non a caso a una discarica come quella Rimateria ciò che è richiesto è la corretta gestione dei formulari sui rifiuti in ingresso, e il corretto svolgimento dei controlli su questi rifiuti secondo quanto stabilito dalle autorizzazioni che le permettono di operare. Sono queste autorizzazioni a dire in che modo, quando e quali controlli effettuare: a campione e a sorpresa.

L. A.