Rimateria, la presidente Carnesecchi rassegna le dimissioni

Le elezioni hanno portato nuove giunte in tutti i Comuni soci dell’azienda, saranno loro a decidere sulla nuova presidenza

[13 Giugno 2019]

Claudia Carnesecchi ha presentato oggi le proprie dimissioni da presidente del Consiglio d’amministrazione di Rimateria, azienda attiva a Piombino nell’economia circolare che guidava dallo scorso 24 settembre quando era stata chiamata a ricoprire il ruolo – in modo totalmente gratuito –  dall’assemblea degli azionisti. Adesso la decisione sulla nuova presidenza torna ancora una volta (per statuto aziendale) in mano ai soci pubblici di Rimateria, e cioè ai Comuni soci di Asiu in liquidazione.

La presidente rimarrà in sella per il periodo di tempo che sarà eventualmente necessario all’individuazione del suo successore, ma in ogni caso «non oltre il termine del 31/07/2019». Come spiegano dall’azienda non si tratta né di un atto dovuto (la scadenza dell’incarico a Carnesecchi era prevista con l’approvazione del bilancio 2019, dunque fino ad aprile 2020) né di un gesto polemico, in quanto nei fatti le elezioni comunali non hanno ancora avuto alcun tipo di riflesso su Rimateria, ma un atto di sensibilità istituzionale.

I Comuni soci infatti in seguito alle recenti elezioni amministrative hanno rinnovato le loro giunte, e da qui la decisione di Carnesecchi – che resta direttrice amministrativa dell’azienda – di lasciare loro tutti i possibili margini d’azione.

Nonostante sia stata oggetto di intensa e spesso impropria campagna elettorale, Rimateria ormai dal 2015 sta infatti portando avanti un preciso progetto industriale: in una città che subisce da decenni la presenza di un Sin (Sito di interesse nazionale) che comprende l’area delle acciaierie e delle altre industrie per un’estensione di 900 ettari nella sola parte a terra, Rimateria opera su un’area di 58 ettari a Ischia di Crociano dove sono storicamente presenti 4 discariche di cui 1 abusiva (la LI53, per la quale il ministero dell’Ambiente ha ordinato la messa in sicurezza). Visti i presupposti il progetto Rimateria non prevede dunque di realizzare nuovi siti di discarica, ma semmai una bonifica e riqualificazione paesaggistica dell’intera area delle 4 discariche già presenti, anche attraverso l’ottimizzazione e utilizzo degli spazi esistenti, da portare avanti tramite tre linee di business esclusivamente riferite ai rifiuti speciali: riciclo, stoccaggio-trattamento, smaltimento dei rifiuti non riciclabili.

Un iter volto allo sviluppo sostenibile del territorio in un contesto dove tutte le altre bonifiche sono ferme, che oggettivamente la campagna elettorale appena conclusa – al di là delle amministrazioni che ne sono uscite vincitrici o perdenti – non ha saputo veicolare nella sua complessità.